Pugilato, tutto pronto il Campionato Regionale organizzato dalla Boxe Tricolore Olmedo. De Bianchi sul ring il 2 marzo

Precedente manifestazione di boxe al Mirabello targata Tricolore Olmedo

Si sta delineando il programma del grande fine settimana di pugilato che andrà in scena a Reggio sabato 2 e domenica 3 marzo: sul ring del Mirabello (via Matteotti 2, inizio ore 20) non ci sarà solo il Campionato Regionale Giovanile Debuttanti, che la Boxe Tricolore Olmedo organizza per conto della Federazione Pugilistica Italiana, ma anche altri interessanti incontri ‘fuori torneo’, con la bellezza di quindici pugili reggiani impegnati.

Mattia De Bianchi “Lo Spartano”

Il nome in cima al cartellone è ovviamente quello di Mattia ‘Lo Spartano’ De Bianchi, che combatterà nel match clou della serata di sabato sulla distanza delle sei riprese contro il piemontese di origine kosovara Ergin Raca. Il lanciatissimo Spartano cercherà di centrare la quarta vittoria su altrettanti incontri da professionista, con l’obiettivo ben chiaro in testa di conquistare quanto prima il titolo italiano della categoria supergallo.

Sabato saliranno sul ring del Mirabello altri otto giovani reggiani; sei gli esordienti assoluti che parteciperanno al Torneo Debuttanti: Alfred Commey (youth 91kg), Mahmoud Ddou (youth 69kg), Abdelhamid Ddou (youth 64kg), Blendon Morina (schoolboys 68kg), Erlond Morina (schoolboys 80kg) e Antonio Diana (youth 91kg).

Si tratta degli ultimi talenti forgiati nelle due palestre del Mirabello e di Cella grazie al lavoro degli insegnanti Michael Galli, Massimo Bertozzi, Valentino Manca e Angelo Iodice, chiamati a garantire un futuro all’altezza del radioso presente del pugilato reggiano, il quale ha appena visto la Boxe Tricolore Olmedo conquistare per il quinto anno consecutivo il primato regionale nelle classifiche federali di merito.

Sabato saranno protagonisti ‘fuori torneo’ anche Rajaa Al Jamali e Ali El Ouahabi, mentre domenica sarà la volta di Karim ‘Iceman’ Ayman, Giacomo Ly, Ahmed Thon, Ilirian Kodra, Shala ‘Andrei’ Fatlind e Ivan Goretchii.

Francesco Ventura