Progetto Pancreas, nell’atrio del Core una maxi-clessidra “perchè il tempo è prezioso”

E’ stata installata dell’atrio del Core una maxi-clessidra per ricordare a chi varca la porta principale dell’ospedale, che per prevenire un tumore come quello del pancreas, il tempo è fondamentale.

La maxi-clessidra sarà per i prossimi tre anni, il fiore all’occhiello di tutta la campagna di Apro Onlus a favore dei reparti di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Medicina Gastroenterologica e Radioterapia Oncologica dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

L’Inaugurazione

La cerimonia di inaugurazione della maxi-clessidra di Apro Onlus si è svolta questa mattina. Alle 10.30, infatti, la Dottoressa Cinzia Iotti, Vicepresidente di Apro e Direttore del reparto di Radioterapia Oncologica, alla presenza del Dott. Giovanni Fornaciari, Presidente di Apro Onlus, del Dott. Romano Sassatelli, direttore del reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, del Dottor Fausto Nicolini, Direttore Generale di USL Reggio Emilia, di Roberto Ghisellini – Vice Direttore Generale di Crédit Agricole – e Gianni Borghi – Presidente della Fondazione Manodori – in qualità di primi sostenitori della campagna di sensibilizzazione, di Lorenza Zanni – Art Director di Agenzia BonaciniIdea media partner dell’intera campagna relativa alla maxi-clessidra – , nonché dei volontari di Apro Onlus, ha svelato la maxi-clessidra riempita inizialmente al livello dei 50 mila euro, per poi, essere successivamente aumentata fino alla “tacca” dei 150 mila, che è l’ammontare delle donazioni per la campagna di sensibilizzazione/prevenzione del tumore del Pancreas, ad oggi già raccolti grazie ai primi eventi di inizio anno e ai contributi dei partner principali, Crédit Agricole e Fondazione Manodori.

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Dopo gli applausi e le foto di rito si è passati alla conferenza stampa, presso l’auditorium del CORE, in cui è stata illustrata l’attività di APRO Onlus ed i suoi progetti futuri. Nello specifico, il nucleo principale è stato quello di trattare gli obiettivi della Campagna relativa al Progetto Pancreas. 

L’intervento d’apertura è stato quello del Dott. Giovanni Fornaciari, il quale, ha posto l’accento sulla «Volontà di essere un’Associazione al passo con i tempi e in costante contatto con i propri volontari e sostenitori. Con questo obiettivo è stato rinnovato il sito internet di APRO onlus, che avrà il compito di essere il punto di raccolta di tutte le informazioni riguardanti la vita dell’Associazione così che, chi interessato, possa essere sempre a conoscenza dei progetti attuali e futuri che vedono coinvolta Apro Onlus. Non da ultimo, il sito è stato rinnovato, anche per diventare un luogo di elezione per le donazioni che chiunque potrà compiere a favore dei progetti che ci vedono in prima linea. Grazie all’utilizzo del sistema PayPal, tutte le persone che vogliano sostenerci, anche con piccole cifre (che per noi sono importantissime!), lo potranno fare con la massima semplicità e in tutta sicurezza e trasparenza. I reggiani sono persone generose, lo hanno dimostrato in tantissime occasioni e, ne sono convinto, non mancheranno di farlo nemmeno in questa».

Dopo il Dottor Fornaciari, è stato il turno del Dott. Fausto Nicolini, Direttore Generale di USL Reggio Emilia che, dopo aver portato i saluti dell’azienda ha argomentato che: «Veniamo da un 2017, che, come amo definire, è stato un anno “vissuto pericolosamente” da parte nostra, con una fusione di due aziende. Aggiungo, in un anno, dal punto di vista della gestione, abbiamo compiuto cose che generalmente si ottengono in un quinquennio di mandato. Il tutto facendo in modo che i professionisti sul “campo” non se ne accorgessero il più possibile. Inoltre, e questo è un vanto ed un orgoglio per questa realtà, negli ultimi quattro anni, siamo stati primi a livello di sanità regionale per tre anni e un altro secondi, dietro solo all’Ospedale Rizzoli di Bologna. Di questo ringrazio, dopo averlo fatto personalmente attraverso le nostre comunicazioni interne, una volta di più i 7500 professionisti che quotidianamente lavorano da noi. La seconda è una riflessione di tipo personale: sono un medico da 35 anni e l’ho fatto sempre a Reggio Emilia. Se devo dire ciò che rende Reggio unica rispetto ad altri territori, è quel fortissimo senso di comunità che va “oltre” i legami e le regole della società. Le persone hanno ancora il piacere di stare assieme e condividere momenti andando oltre le loro differenze. A Reggio Emilia, la richiesta è quella di poter ottenere cure dal settore pubblico, quando, altrove, ormai, la sanità privata è l’entità dominante. Questo è il risultato, appunto, di un grande capitale sociale, formato da fondazioni e associazioni di cui Apro è un soggetto importantissimo. I tempi sono difficili; complicati. La grande sfida del sistema sanitario pubblico si chiama sostenibilità, e solo noi, a Reggio Emilia, nell’intero panorama nazionale, stiamo tenendo in piedi un sistema sanitario “universalistico”. Eppure è in giornate come questa dove sentiamo forte la sinergia di associazioni come Apro, la banca, le fondazioni, come la Manodori, che ci spingono a lavorare con rinnovate prospettive, perché non ci sentiamo soli rispetto alle sfide che affrontiamo quotidianamente».

Il cuore della conferenza stampa è stato l’intervento del Dottor Romano Sassatelli che ha fatto capire perché la prevenzione e, soprattutto, il TEMPO, fanno la differenza quando si parla di tumore del Pancreas: «In Italia sono 13.500 i casi di tumore al Pancreas stimati nell’anno 2016. A Reggio Emilia si parla di 1301 nuovi casi tra il 2008 e 2016. Il tumore del pancreas rappresenta la quarta causa di morte tra i vari tumori conosciuti nei paesi industrializzati e si prevede che entro il 2030 possa diventare la seconda».

«Perché il tempo è importante? – prosegue il Dottor Sassatelli –  Perché i dati ci dicono che il 40% dei casi viene scoperto quando il tumore è già in uno stadio avanzato, il 20% degli stessi è operabile, e solo un 3/6% delle persone sopravvive dopo i 5 anni dalla diagnosi. Noi vogliamo andare ad invertire questa tendenza. Ecco quindi che l’obiettivo di questa campagna di sensibilizzazione che ruota attorno al Progetto-Pancreas è quello di supportare l’informazione sulla malattia. Lavorare sulla prevenzione. Potenziare e acquistare nuove tecnologie. Questo è quello che ci proponiamo con questo progetto: traguardi ambiziosi ma che nell’ambito della nostra Sanità Reggiana, dove l’eccellenza non è un vanto ma una realtà, riteniamo raggiungibili anche grazie a questa importante campagna». 

A seguire, ha preso la parola la Dottoressa Cinzia Iotti. La Vice Presidente di Apro ha posto l’accento sulle macchine che grazie ad Apro sono state acquistate per curare con la maggior efficacia possibile il tumore del pancreas. In particolare i compressori addominali: «Il pancreas è collocato nella parte alta dell’addome. Quando noi respiriamo, questi organi hanno un movimento. Colpire un bersaglio che si muove è difficile ed il rischio è di non colpirlo affatto. I compressori addominali servono per creare una pressione sulla parte alta dell’addome e contrastare il movimento del diaframma, e quindi degli organi che si muovono. Se mi chiedete se queste macchine risolveranno il problema del tumore del pancreas, la risposta è no. Ci sono, tuttavia, tante azioni che messe assieme possono far sì che una soluzione possa effettivamente essere trovata. Siamo fiduciosi che un tassello alla volta riusciremo a scardinare il cuore di questa malattia. Il tempo, poi, ci dirà quello che siamo riusciti a fare».

A seguire l’intervento di, Roberto Ghisellini, Vice Direttore Generale di Crédit Agricole: «Una grande banca come la nostra, deve avere la capacità di restituire quello che il territorio dà, anche e soprattutto mantenendo forte il legame col territorio. Inoltre, abbiamo una spiccata sensibilità per tutti quei progetti che coltivano un obiettivo di eccellenza. Progetti che provano ad andare costantemente oltre i propri limiti. Quelle iniziative che siano in grado di dare una prospettiva, etica e sociale per il territorio, cercando costantemente l’eccellenza. Di progetti interessanti ce ne sono tantissimi. Noi dobbiamo dare concretezza alle idee e risultare degli “acceleratori” e aggregatori di questi; essere quegli agenti che fanno passare un’idea da un progetto concettuale a un qualcosa di fattivo e concreto. Devo dire, per concludere, che l’aggregazione in un territorio come questo è facile, perché la comunità di Reggio Emilia, in questo senso, risponde sempre magnificamente».

Gianni Borghi, Presidente di Fondazione Manodori ha voluto: «Esprimere, come cittadino e rappresentante della Fondzione, la soddisfazione e l’orgoglio di ciò che sta avvenendo nella sanità reggiana. Da anni la Fondazione è al fianco dell’Ospedale di Reggio, ed ora dell’USL per l’acquisto delle migliori tecnologie possibili in campo medico. Lo dico da anni, noi diamo delle Ferrari – sotto forma di tecnologie da mettere a disposizione per la ricerca e le cure – perché siamo assolutamente convinti che nella sanità reggiana ci siano “piloti da Formula 1”, ossia i professionisti che ogni giorno lavorano presso l’Ospedale, un tempo, e l’USL adesso. Abbiamo concentrato le nostre risorse sulle tecnologie più importanti esistenti al mondo. Ci sono macchine che sono state acquistate per l’Ospedale di Reggio quando in Europa ne esistono al massimo tre. La verità è che a Reggio, nella nostra sanità, lavorano dei grandi professionisti ed è con grande piacere che assieme assieme ad Apro, da cui non potevamo mancare da questo progetto, siamo al fianco di tutte le attività volte al miglioramento della ricerca di queste malattie con, appunto, il supporto delle migliori nuove tecnologie disponibili».

L’intervento conclusivo è stato quello di Lorenza Zanni di BonaciniIdea: «BonaciniIdea segue Apro Onlus sin dalle sue campagne precedenti. Riguardo a quella che presentiamo oggi, la domanda fondamentale è: perché il tema del “tempo”? Perché è una variabile determinante. Il “tempo” che precede la diagnosi è fondamentale. Il “tempo” è ugualmente una variabile anche per quello che riguarda la raccolta fondi. In questo senso, il progetto, triennale, ha degli obiettivi specifici, sia intermedi, che finali, che contiamo di centrare. Per questi motivi, abbiamo ritenuto che il simbolo della clessidra rappresenti al meglio l’essenza, il significato, del progetto che stiamo presentando. I granelli rappresentano ogni secondo prezioso per la ricerca, la diagnosi e la cura del tumore del Pancreas. Al tempo stesso, ogni granello rappresenta anche ogni donazione, piccola o grande che sia, è fondamentale a sostegno di questa campagna. La clessidra, quindi, ci accompagnerà in questo triennio. Le palline che riempiranno la clessidra simboleggeranno in modo plastico il contributo dato da tutti a sostegno dell’iniziativa. La campagna parte ufficialmente oggi. Il primo anno sarà suddiviso in due momenti “strategici”. Un primo semestre a forte intensità di comunicazione attraverso media differenti. Il tutto con l’obiettivo principale di far conoscere l’esistenza di questo progetto. Una seconda fase, a “bassa intensità” comunicativa, in cui il “passaparola” diventerà il mezzo di comunicazione principale. Questa campagna avrà pagine Facebook e Instagram interamente dedicate. Assieme ai social network, vi sarà un attività mediatica più classica, attraverso la pubblicità sugli autubus, un periodo di campagna pubblicitaria, radiofonica e televisiva, nonché manifesti, corner e altri punti di raccolta dedicati, in centri commerciali e negozi della città e provincia. Da sottolineare, infine la presenza di un qr code su alcuni mezzi di comunicazione della campagna. Utilizzando l’app apposita sullo smartphone, il qr code porta direttamente al sito di Apro dove poter donare con la massima semplicità e rapidità. Due caratteristiche che riteniamo fondamentali per tutti coloro che vorranno sostenere questa campagna contro il tumore del pancreas».

Cos’è APRO Onlus

Apro Onlus promuove e organizza iniziative in campo sociale e scientifico a Reggio Emilia e provincia, raccoglie fondi per sostenere progetti da realizzare per l’Arcispedale S. Maria Nuova – IRCCS e raggruppa volontari che partecipano alle attività nel corso dell’anno.

Dalla sua fondazione l’Associazione ha raggiunto l’importante cifra di 7 milioni di euro raccolti, contribuendo all’acquisto di materiale tecnologico di alto valore ed anche alla formazione professionale di giovani professionisti delle varie discipline.

È inoltre impegnata in attività di educazione e informazione sanitaria rivolta alla comunità della provincia di Reggio Emilia.

La sua mission è quella di offrire alla cittadinanza un’assistenza di alto livello, innovativa e fornita in ambienti accoglienti e confortevoli. Da sottolineare la presenza di un quar code su alcuni mezzi di comunicazione che utilizzando l’app apposita porta direttamente al sito di Apro e poter donare immediatamente. Riteniamo che semplicità e velocità possano essere fondamentali anche in questo».

n.b.