Profughi, acconciatori del futuro, fra trecce e treccine

Il vintage del futuro nell’acconciatura si arricchisce di ricci e treccine per una società del futuro sempre più interculturale.

Ha avuto grande interesse e successo la speciale partecipazione dei richiedenti asilo reggiani al COSMOPROF di Bologna, celebre salone internazionale sulle tendenze legate al settore della cosmetica e del mondo beauty.

I giovani talenti provenienti da lontano hanno partecipato ad HairRing, perfomance dedicata agli acconciatori emergenti provenienti da tutta Italia, interpretando il tema di quest’anno “Il vintage del futuro nell’acconciatura” con grande talento e professionalità.

Sul palco truccatori e acconciatori senza frontiere che in 15 minuti di performance hanno sfoggiato il loro talento, proponendo un’acconciatura coordinata con l’abbigliamento e il trucco ispirata alle icone degli anni 40-50-60 come Brigitte Bardoe e Marylin Monroe.

“Siamo stati accolti molto bene e la nostra partecipazione è stato molto apprezzata” racconta Maria Anna Simeoli, responsabile del corso per la scuola A.N.A.M SO.LA.RE., “ Il progetto della nostra scuola aperta ai talenti di origine straniera è stato ritenuto molto innovativo e interessante e giudicato di grande valore per la grande professionalità che hanno dimostrato, risultato di un percorso accademico molto serio che i promotori del progetto, Camera italiana dell’Acconciatura e CNA Benessere e Sanità, terranno monitorato anche per il futuro.

Diciotto giovani donne e uomini, richiedenti asilo stanno, infatti, partecipando ad un corso professionale per parrucchieri, barbieri, estetisti della durata di un anno accademico presso la scuola A.N.A.M SO.LA.RE di Reggio Emilia, tenuto dalla docente Maria Anna Simeoli.

Una grande occasione per i giovani professionisti e un esempio di buona pratica che, grazie alla collaborazione fra gli enti gestori Centro Sociale Papa Giovanni XXIII, Cooperativa Dimora d’Abramo, CEIS e la scuola A.N.A.M So.La.Re, permetterà ai giovani di affacciarsi al mondo del lavoro con un buon bagaglio di competenze ed esperienza.

Secondo Maddalena Cattani, operatrice della Papa Giovanni e referente del progetto per il raggruppamento delle Cooperative “è un’importante opportunità per i giovani migranti provenienti da Pakistan, Bangladesh, Nigeria, Costa d’Avorio, Ghana, Mali, Senegal che già nei loro paesi d’origine erano avviati alla professione di estetisti e parrucchieri e che grazie a questo corso hanno la possibilità di perfezionare la loro arte e apprendere come funziona il lavoro da parrucchiere ed estetista in Italia. E’ un esempio di come valorizzare le competenze e le risorse dei richiedenti asilo presenti sul nostro territorio, che sono portatori di esperienze che possono arricchire i contesti di lavoro e professionali delle nostre città”.

R.C.