Presidio della Lav contro il circo Maya Orfei

La LAV (Lega AntiVivisezione) di Reggio Emilia, cha organizzato per domenica 20 ottobre ore 14.30, un presidio per manifestare il proprio dissenso circa l’attendamento del circo Maya Orfei, attualmente in via del Chionso a Reggio Emilia e di tutti i circhi con animali al seguito.

“Riteniamo che i circhi con animali rappresentino una delle tante facce dello sfruttamento umano a danno degli indifesi -spiegano gli organizzatori- e ricordiamo che l’utilizzo degli animali negli spettacoli circensi è da tempo posto sotto accusa da una sempre maggiore sensibilità dei cittadini (oltre il 70%) che si dichiarano contrari ai circhi con animali (Eurispes – Rapporto Italia 2016)”.

“Ricordiamo altresì che per i bambini, che costituiscono la maggioranza del pubblico del circo, lo spettacolo degli animali che si esibiscono in azioni per loro innaturali, rappresenta un modello di apprendimento sociale molto pericoloso e fortemente diseducativo e può plasmare il rapporto che essi avranno sia nei confronti degli animali che nei confronti delle persone.
Nei circhi, gli animali sono privati del loro habitat e della loro dignità, ammassati in camion, chiusi dentro anguste gabbie e costretti con metodi crudeli ad eseguire azioni che non hanno nulla da spartire con la loro natura”.

“Per gli animali -proseguono gli organizzatori-, sia che siano nati in natura che in cattività, il circo è una sofferenza, perché è la paura che li fa esibire. Per gli animali il Circo è privazione di comportamenti fondamentali di ogni singola specie.
A differenza degli artisti, gli animali non scelgono di esibirsi, non scelgono di vivere in gabbia. Non scelgono di essere trasportati per centinaia di chilometri. Gli animali sono ridotti a burattini nelle mani dei domatori e costretti ad una vita contro la loro natura.

“Sono tanti e soprattutto in aumento i paesi stranieri che hanno vietato gli spettacoli circensi con animali o hanno adottato norme molto severe di restrizione riguardo a questi “spettacoli”.

In Italia, invece, i circhi con gli animali sono finanziati con soldi pubblici, milioni di Euro ogni anno, provenienti dal Fondo Unico dello Spettacolo”.

“Ai cittadini di Reggio Emilia -concludono gli attivisti della Lav reggiana- chiediamo di non finanziare gli spettacoli pagando il prezzo del biglietto e, soprattutto, di non condurre i più piccoli a vedere animali che si esibiscono fra luci sfavillanti e tendoni colorati, preferendo invece gli spettacoli dei circhi con artisti umani che presentano la loro arte in modo moderno, professionale e senza sofferenza”.

nsr
(Foto d’archivio di un circo con animali)