Poliziotto Penitenziario aggredito in carcere da un detenuto con problemi psichiatrici. “Sicurezza a rischio per tutti”

Ieri pomeriggio, domenica 11 agosto, durante l’immissione dei detenuti ai passeggi, un detenuto italiano con problemi di natura psichiatrica ha aggredito un Poliziotto Penitenziario per futili motivi, sferrandogli un calcio all’altezza delle gambe. Solo grazie all’intervento di altre unità di PolPen è stato evitato il peggio.

In mattinata era già avvenuto un altro evento critico, ovvero una rissa tra due detenuti, anch’essi italiani.

“Ciò evidenzia -spiega Gianluca Giliberti, Segretario Regionale del sindacato Si.N.A.P.Pe- come spesso nei carceri si verificano diversi eventi a volte gravi che rischiano costantemente di compromettere l’ordine e la sicurezza dell’istituto e del personale operante, anche a causa della presenza di alcuni reclusi “psichiatrici” che dovrebbero essere trasferiti presso le Rems, meglio attrezzate per la cura di tali detenuti”.

Il Poliziotto Penitenziario aggredito ha necessitato delle cure presso il Pronto Soccorso cittadino dove, dopo i dovuti accertamenti del caso, è stato giudicato guaribile in 3 giorni, salvo complicazioni.

“Questa Segreteria Regionale -conclude Giliberti- ritiene debbano essere adottati urgenti provvedimenti per organizzare in maniera più funzionale il servizio presso l’Istituto reggiano, considerata l’estrema peculiarità dei detenuti presenti che consiglierebbe anche la programmazione di specifiche attività formative riservate al personale di Polizia Penitenziaria.

Riteniamo, infine, sia indispensabile disporre il trasferimento del detenuto responsabile dei fatti descritti e più in generale dei detenuti “psichiatrici”, responsabili di numerose intemperanze rapportate con cadenza quasi quotidiana del personale in divisa, ai sensi della circolare GDAP 10/10/2018.0316870.U del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria”.

nsr