Politiche abitative a Reggio Emilia, Veneroni (Sunia) attacca Confedilizia: “Grave sottovalutazione su locazioni turistiche”

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Carlo Veneroni

Siamo rimasti molto sorpresi per i modi ed i contenuti dell’intemerata che Confedilizia reggiana ha fatto a proposito della mozione approvata nell’ultimo consiglio comunale di Reggio Emilia, a prima firma Marwa Mahmoud.
Una mozione che ha, a nostro parere, il grande merito di sollevare un tema di fondamentale importanza come quello delle politiche abitative, spesso sottovalutato da gran parte della politica, non solo nella nostra provincia.

Veemenza dei modi a parte, non condividiamo la grave sottovalutazione che emerge dalle parole della Presidente di Confedilizia in merito ad un fenomeno grave e potenzialmente dannoso come quello della diffusione delle locazioni turistiche e degli affitti brevi nella nostra città. Certamente non siamo a Venezia o a Firenze, città nelle quali queste forme contrattuali hanno ormai soffocato il mercato delle locazioni destinato ai residenti, annullando di fatto le possibilità per lavoratori e pensionati di vivere nella propria città. Questo sia per la mancanza di disponibilità di alloggi, sia per l’aumento vertiginoso dei canoni. Non solo, anche gli studenti fuori sede sono stati di fatto impossibilitati a trovare una risposta abitativa nella città sede del proprio ateneo.

Rimane però vero che, proprio per evitare il ripetersi, seppur in scala minore, di eventi la cui portata può essere così pesante, sia indubbiamente utile indagare un fenomeno in forte espansione.
Davvero non troviamo nulla di esecrabile derivante dall’impegno dell’istituzione comunale nel voler monitorare e capire come si muove il mercato dell’affitto nel nostro territorio. A maggior ragione in considerazione del fatto che uno stallo delle locazioni finirebbe per portare anche quelle famiglie autonome dal punto di vista economico a rivolgersi agli uffici comunali per un supporto, con la conseguenza di distogliere risorse che è più opportuno rimangano a disposizione per i nuclei indigenti.

Tanto meno comprendiamo l’ostilità verso l’istituzione di tavoli di confronto tra tutti i soggetti impegnati sul tema casa, anche perché queste sedi di confronto sono patrimonio comune a Reggio Emilia tra le organizzazioni sindacali dei proprietari e degli inquilini, peraltro partecipate dalla stessa Confedilizia a cui ci lega un ventennale rapporto di collaborazione.
Auspichiamo quindi che, come è sempre stato, qualunque iniziativa verrà in futuro messa in campo dal Comune di Reggio, Confedilizia deciderà di aderirvi a beneficio e vantaggio di uno sviluppo armonico ed inclusivo della nostra comunità.

Carlo Veneroni, segretario provinciale Sunia Reggio Emilia