Più fondi per il 25 Aprile 2020, 75° della Liberazione, approvata mozione di De Lucia (Pd)

In Sala del Tricolore è stata votata la mozione a primo firmatario Dario De Lucia (PD) per dare più stanziamenti al 25 Aprile 2020 in vista del 75° anniversario della Liberazione. Hanno votato contro Lega e Panarari (Gruppo Misto) mentre si sono astenuti Movimento 5 Stelle e Forza Italia. 

Dario De Lucia: “Un italiano su tre ignora il significato del 25 Aprile, il 15,6% nega la shoah,  mentre quasi il 20% degli italiani ha un giudizio tendenzialmente positivo su Mussolini, questo ci dicono recenti studi. Aggiungiamo anche che stanno aumentando sfregi e danneggiamenti ai simboli della Resistenza (come la svastica disegnata sul Parco dedicato ai fratelli Vecchi a Masone, parenti del sindaco Luca Vecchi).  Bisogna dialogare e confrontarsi con i più giovani e meno giovani su cosa rappresenta il 25 Aprile per questo paese, per questo in vista dell’importante appuntamento abbiamo deliberato in Sala del Tricolore di aumentare nel bilancio 2020 la dotazione economica per gli eventi, cerimonie e in particolare per i progetti rivolti ai giovani promossi dal Comune per il 25 Aprile 2020, 75° anno della Liberazione dal nazifascismo.”

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Secondo i dati dell’Istituto EurometraMR di Milano, appena il 67% degli italiani sopra i 17 anni ricorda più o meno il significato della celebrazione. C’è poi il 33% che del 25 aprile ignora praticamente tutto, non sa cosa sia e se prova a dare una spiegazione sbaglia. Di questa porzione di italiani, il 15% non sa proprio cosa sia il 25 aprile, il 18% da interpretazioni alternative.

A ignorare cosa sia il 25 aprile però non sono i più giovani, che magari hanno studi scolastici più freschi, ma gli italiani dai 25 ai 45 anni. E non mancano i laureati: uno su quattro non è in grado di dare una risposta corretta.

“Un’altra ricerca allarmante -evidenzia De Lucia- è quella di Eurispes che ci dice che per un italiano su sei non è mai esistita. Il rapporto 2020 ci dice che non soltanto perché il 15,6 per cento degli italiani nega che la Shoah sia mai avvenuta ma anche perché poi c’è un altro 16,1 per cento di italiani che dice sì, la Shoah c’è stata ma non è stata un fenomeno così importante. Nel 2004 il negazionismo riguardava il 2,7 per cento degli italiani. Nelle pagine dell’Eurispes si legge anche che un italiano su cinque rivaluta Benito Mussolini. Per il 19,8 per cento, infatti «Mussolini è stato un grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio», omettendo che fu proprio Benito Mussolini che nel 1938 emanò le leggi razziali, in linea con le altre affermazioni negazioniste contenute nel rapporto”.

Reggio Emilia che diede i natali al Tricolore della bandiera nazionale, è tra le città decorate di Medaglia d’Oro al valor militare per l’alto contributo dato alla guerra di Liberazione.

“Il prezzo pagato da Reggio per l’opposizione al fascismo -conclude de Lucia- fu assai caro: 29 uccisi dalle “squadre d’azione” nere, 8 morti in carcere, 32 deceduti in seguito a percosse. A carico di 200 lavoratori antifascisti reggiani furono comminati dal Tribunale Speciale 1269 anni di carcere. Circa altrettanti furono gli anni inflitti dalla Commissione per il confino a carico di altri reggiani; molti espatriarono per sfuggire alle persecuzioni. I caduti partigiani ricordati nel sacrario a fianco del Teatro municipale sono 626, mentre i civili uccisi nella provincia di Reggio nel corso della guerra di Liberazione furono oltre 1500”.

nsr