Per anni terrorizzava moglie e figli: arrestato 45enne di Novellara

Per circa 10 anni una donna e i suoi due figli hanno vissuto nel terrore a causa degli atteggiamenti violenti di un 45enne agricoltore di Novellara che, complice l’uso continuo smodato di bevande alcoliche, non perdeva occasione per offendere, minacciare e aggredire moglie e figli.

I tre vivevano nel totale terrore arrivando a chiudersi a chiave in una stanza per dormire la notte o addirittura allontanarsi e trovare ospitalità presso vicini di casa. Ogni pretesto era buono per maltrattare i propri familiari sebbene questi, proprio per evitare aggressioni in casa era come se non esistessero, “stavamo attenti a come respiravamo per non contrariarlo” hanno riferito ai militari.

Negli anni numerosi sono stati gli interventi dei carabinieri apparentemente per sedare banali liti in famiglia come veniva presentate, in quanto mai sino ad oggi nessuno dei familiari aveva avuto il coraggio di raccontare le violenze subite. Ieri l’epilogo quando due figli, ora maggiorenni, che da giorni vivevano come vagabondi, hanno avuto la forza di presentarsi ai carabinieri di Novellara raccontando che erano da giorni fuori casa per paura del padre, ma che avevano necessità di prendere gli effetti personali da casa e per pura di essere picchiati chiedevano al maresciallo di accompagnarli.

Sebbene un vistoso lucchetto sbarrasse l’accesso alla casa, i ragazzi sono riusciti ad entrare insieme al maresciallo che si nascondeva all’interno: alla vista dei due figli il padre è andato su tutte le furie urlando e cercando di aggredirli ignaro che dentro casa c’era anche il maresciallo che, vista la situazione, usciva allo scoperto bloccando l’uomo.

Condotto in caserma e dopo aver raccolti tutti gli elementi, compresi la deposizione della moglie che alla fine trovava il coraggio di raccontare un decennio di angherie subite, l’uomo veniva arrestato e ristretto a disposizione della Procura reggiana. Negli ultimi giorni numerosi erano stati gli interventi dei carabinieri presso l’abitazione dell’uomo che davanti ai militari fingeva di essersi ravveduto per poi continuare nella sua condotta violenta.

nsr