Pena di morte: il sindaco di Reggio Emilia scrive alle autorità del Texas per fermare una esecuzione

Con una lettera al presidente della Commissione per la grazia e la libertà condizionale sulla parola – Sezione Clemenza (Board of Pardons and Paroles – Clemency Section) David Gutiérrez e al governatore dello Stato del Texas, Greg Abbot, il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi ha chiesto “di concedere clemenza al signor Brent Brewer”, da 30 anni in attesa nel braccio della morte poiché condannato alla pena capitale, la cui esecuzione è prevista per il 9 novembre 2023 all’interno del penitenziario statale di Huntsville.

La richiesta di ‘moratoria’ precede il sindaco e la delegazione di Reggio Emilia, in missione in Texas e California dal 5 al 12 novembre prossimi, con un programma costruito dall’Amministrazione con la Fondazione E-35, che toccherà la città gemella di Fort Worth, oltre a Dallas e San Francisco, ed ha al centro – accanto a temi economici, culturali, educativi, sportivi e di promozione del territorio – il contrasto alla pena di morte.

Su questo delicto e dramamtico argomento, nel prossimo viaggio il sindaco incontrerà rappresentanti della Coalizione texana contro la pena di morte, per conoscere le attività e dare supporto e vicinanza alle loro azioni. L’Amministrazione comunale di Reggio Emilia contribuisce da oltre 20 anni alla tutela legale e al supporto delle famiglie dei condannati a morte con un contributo verso la stessa Coalizione texana contro la pena di morte e la Comunità di Sant’Egidio.

 

LA LETTERA – “In qualità di sindaco del Comune di Reggio Emilia – scrive fra l’altro Luca Vecchi – desidero rivolgermi a voi riguardo ad un tema rilevante, che mi sta a cuore e che sta particolarmente a cuore alla città e alla comunità che rappresento (…). Questo Comune sostiene da sempre il movimento contro la pena di morte, rivendicando i diritti umani e la sua inammissibilità come reato contro la persona umana e il fallimento di sistemi giudiziari concepiti per rieducare le persone e non solo punirle. In questa posizione non sono solo, ma sono chiamato dai miei concittadini e dalle parti interessate (sindacati, associazioni, Ong, scuole… ) a lavorare insieme per opporsi con forza a questa pratica in quanto strumento non legittimo o utile per punire i crimini peggiori.

“Come sindaco di Reggio Emilia, sarò a Fort Worth e Dallas dall’8 all’11 novembre 2023 per rafforzare il lungo rapporto di amicizia con Fort Worth e l’accordo di gemellaggio firmato nel 1985. Nell’ambito di questo accordo, collaboriamo da più di 35 anni per sostenere gli scambi di giovani, cittadini e stakeholder locali con l’idea di sostenere la cooperazione, l’amicizia, i diritti umani e i valori democratici.

“Nel rispetto dei diritti umani, il Comune di Reggio Emilia aderisce da più di 20 anni alla Coalizione mondiale contro la pena di morte e sostiene la Coalizione texana per la difesa e la tutela giuridica dei condannati a morte e delle loro famiglie. A livello italiano, il Comune affianca la Comunità di Sant’Egidio per sostenere attività educative e di sensibilizzazione di giovani e cittadini su questa rilevante tematica.

“In questo contesto, sono stato informato dell’esecuzione del signor Brent Brewer, prevista per giovedì 9 novembre. Diciannove anni al momento del crimine, Brent Brewer ne ha ora 53. La sua condanna a morte del 1991 è stata annullata nel 2007, ma è stato condannato a morte nel 2009. Si dice che il signor Brewer abbia mostrato una condotta esemplare durante i suoi oltre 30 anni nel braccio della morte, senza alcuna traccia di violenza”. Nella lettera sono citati inoltre altri aspetti della vicenda processuale e del comportamento di Brewer che potrebbero consentire di commutare la pena di morte in scontare l’ergastolo.

“In accordo con gli sforzi compiuti dalla città e dalla comunità che rappresento, insieme alla mia personale convinzione al riguardo – conclude il sindaco – vi chiedo di concedere clemenza al signor Brewer e di lavorare per porre fine alla pena di morte in Texas, con la convinzione che la pena di morte sia totalmente inutile e non possa apportare alcun beneficio alla società o ai familiari delle vittime”.