Pedofilia, mutilazioni e decapitazione di animali nella chat dell’orrore: denunciati 20 adolescenti fra cui un reggiano

Detenzione, divulgazione e cessione di materiale pedopornografico, detenzione di materiale e istigazione a delinquere aggravata, sono solo alcune delle ipotesi di reato per le quali si procede, in concorso, nei confronti di una ventina di minorenni residenti in diverse città italiane. Fra questi anche un adolescente reggiano.

L’inchiesta è partita dalla segnalazione della mamma di un ragazzo di Lucca. Gli altri giovani, tutti minori e fra questi anche un 13enne, facenti parte della chat degli orrori sono residenti a Pisa, Cesena, Ferrara, Reggio Emilia, Ancona, Napoli, Milano, Pavia, Varese, Lecce, Roma, Potenza e Vicenza.

A seguito delle perquisizioni effettuate, nei telefonini e computer sequestrati sarebbero emersi elementi di riscontro inconfutabili.

Secondo gli investigatori è emerso un numero esorbitante di filmati e immagini pedopornografiche, anche sotto forma di stickers, scambiate e cedute dal giovane, rivelatosi l’organizzatore e promotore dell’attività criminosa insieme ad altri minori, attraverso Whatsapp, Telegram e altre applicazioni di messaggistica istantanea e social network.

Sul telefono del ragazzo erano inoltre presenti numerosi file ‘gorè, la nuova frontiera della divulgazione illegale, video e immagini provenienti dal dark web raffiguranti suicidi, mutilazioni, squartamenti e decapitazioni di persone, in qualche caso di animali.

nsr