Paola Ferretti, candidata PD al consiglio comunale e impegnata nel volontariato Caritas. Le ragioni di una scelta. “La solidarietà non è reato”

C’è anche un’attivista del volontariato Caritas fra i candidati al consiglio comunale. Paola Ferretti, 50 anni, laureata in economia e commercio, lavora come consulente bancaria. Ha svolto esperienze missionarie in terra Centrafricana ed è impegnata costantemente come volontaria nel quartiere 4 con progetti della Caritas reggiana. Quali sono le ragioni che hanno spinto Paola a intraprendere la sfida elettorale verso il Consiglio Comunale? E’ lei stessa a spiegarcelo.

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Paola, perchè hai deciso di candidarti al consiglio comunale?

Di fronte all’ennesimo atto di intolleranza contro i più deboli e alla cultura della paura che trasuda dai discorsi di chi ci governa ho deciso di mettermi in gioco.

Perchè con il Partito Democratico?

Perchè oggi più che mai bisogna difendere i valori della costituzione e riconoscere che l’Europa è l’unica casa comune possibile, il solo strumento di pace che possiamo lasciare ai nostri figli.

Sei impegnata nel volontariato nel centro d’ascolto Caritas di via Bismantova. Puoi illustrarcelo?

La povertà rimane nell’ombra e il centro d’ascolto la fa emergere, è come un’antenna ma è anche un megafono che amplifica le ricchezze e le opportunità che il territorio offre. Di fronte a situazioni di povertà, solitudine e sofferenza il centro d’ascolto cerca di indirizzare le persone verso le reti formali (centro per l’impiego, servizi sociali, centro d’igiene mentale…) e informali (gruppo Emmaus, doposcuola, mense parrocchiali, associazioni varie..). E’ un luogo di crescita personale reciproco e di speranza.

Il progetto di distribuzione delle eccedenze alimentari che è nato 5 anni fa vede coinvolti 3 centri d’ascolto Caritas parrocchiali l’Ipercoop Baragalla, la Croce verde e altre associazioni che supportano circa 120 famiglie con pacco alimentare. E’ stata una bellissima sorpresa quella di una ragazza che ottenuto da noi un piccolo contributo per pagare una bolletta e dopo aver trovato lavoro è tornata al centro d’ascolto per ringraziarci e restituirci i 50 euro!

Perchè un giorno hai deciso di impegnarti nel centro d’ascolto?

Mi ha colpito il fatto che due o tre ragazzini in classe con mia figlia hanno dovuto rinunciare alla gita scolastica per problemi economici. Era il periodo della crisi economica e il centro d’ascolto aveva bisogno di nuove forze così ho deciso che potevo mettere a disposizione un po’ del mio tempo. La solidarietà non è un reato, come qualcuno vuol farci credere oggi, e nella nostra città la vita di comunità è permeata dai valori di condivisione e volontariato in campo sociale, culturale, sportivo.

Se sarai eletta hai in mente proposte concrete per le famiglie in difficoltà che faticano ad arrivare a fine mese?

La mia professione mi permette di conoscere tante famiglie vulnerabili che si impoveriscono improvvisamente per un evento imprevisto (lutto, separazione, malattia). Il comune può e deve aiutare chi già si prende cura dei più deboli creando una rete tra le realtà territoriali già esistenti. Vorrei riproporre la riapertura di piccoli presidi di quartiere che sostituiscano in parte le circoscrizioni e possano raccogliere le istanze dei cittadini. Il microcredito alle donne per piccoli progetti di tirocini finalizzati al lavoro è un’altra proposta che può funzionare e portare sollievo alle famiglie (la Caritas ha fatto un progetto simile in passato).

Interessi particolari?

Musica e canto sono la mia passione. Ho partecipato attivamente alla realizzazione di diversi Musical che vedono come protagonisti i ragazzi, supportati da adulti e ragazzi più grandi e queste esperienze sono rimaste nel mio cuore per sempre.

@nextstopreggio