Pagliani commenta le motivazioni della Sentenza di Assoluzione: “Molto soddisfatto, anche se privato per 6 anni di serenità ed energie. Ma alla fine il bene ha vinto”

Avv. Giuseppe Pagliani

“Con grande soddisfazione ho appreso il contenuto delle motivazioni relative alla sentenza della Prima Sezione della Corte di Appello di Bologna che, il 23 Dicembre scorso , mi ha assolto per non avere commesso il fatto nel procedimento penale che mi ha accompagnato negli ultimi 6 anni della mia vita.
Quanto motivato dai giudici rispecchia quello che ho sempre sostenuto, ovvero di non essere mai stato in alcun modo la sponda politica e mediatica di un’associazione criminosa di stampo mafioso.

La Corte di Appello infatti attesta che non vi è alcuna prova di un mio apporto fattivo all’attività dell’ associazione criminale in questione e che io, oltre a non aver mai accettato di sottoscrivere né conseguentemente onorato alcun accordo con qualsivoglia consorteria mafiosa, non ne ho mai ricevuto in cambio favori di sorta.
Ad ulteriore riprova di quanto sopra esposto i Giudici della Corte d’Appello riconoscono che nei confronti del Prefetto De Miro ho sempre tenuto una condotta corretta e non mi sono mai mosso strumentalmente per delegittimare il suo operato allo scopo di favorire la ndrangheta, anzi, ho sempre sostenuto il suo lavoro.
Quello che in questa sentenza viene sottolineato con decisione dalla Corte d’Appello è la mancanza totale dell’elemento oggettivo del reato e l’ assenza di prove attestanti una condotta penalmente rilevante del sottoscritto.

Io dei commensali alla cena del 21 marzo conoscevo Paolini e Brescia considerati insospettabili dalla Corte di Appello, non corrisponde al vero l’interpretazione della Corte che ipotizza una mia conoscenza della caratura criminale di Sarcone, di cui il sottoscritto ne censura violentemente l’operato in occasione del Consiglio provinciale del 28 marzo 2013.
Cosi come l’ordinanza del Tribunale del Riesame ed il GUP nel giudizio di primo grado, anche la Corte d’Appello ha attestato la mia totale estraneità a questo reato.
Già 9 testimoni avevano rappresentato la mia piena innocenza nelle udienze svoltesi nell’estate del 2020 presso la Corte d’Appello di Bologna.

So che nessuno potrà restituirmi il tempo perso e la sofferenza subita a causa di un giogo che mi ha inutilmente e indebitamente tolto serenità ed energie per 6 lunghissimi anni.

Rimane il piacere per avere per l’ennesima volta la conferma del fatto che sebbene le persone per bene possano essere perseguitate per anni ed accusate ingiustamente, arriva sempre il momento in cui il bene vince.
Questo è quel momento, che io dedico in primis a mio padre Sandro, scomparso due anni e mezzo fa, a mia mamma Anna ed alle tante persone che mi sono state vicine in questi anni difficili”.

Avv. Giuseppe Pagliani