La Corte di Cassazione ha assolto definitivamente Giuseppe Pagliani, avvocato ex consigliere comunale di Forza Italia, dall’accusa di concorso in associazione mafiosa nell’ambito del processo Aemilia. Secondo gli allora inquirenti Pagliani era considerato pedina-chiave della strategia ‘ndranghetista contro l’allora Prefetto Antonella De Miro in cambio di voti dalla cosca.
Il ricorso presentato dalla Procura Generale e dalla Dda di Bologna è stato giudicato inammissibile. E’ stata quindi confermata la sentenza di proscioglimento pronunciata dalla Corte d’Appello bis.
Per Pagliani si chiude così, definitivamente, un iter giudiziario iniziato con l’arresto nel cuore della notte di un gelido 28 gennaio 2015 da parte dei militari che stavano eseguendo uno dei 160 ordini di carcerazioni a seguito dell’inchiesta Aemilia coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bologna.
Assolto in primo grado, fu successivamente condannato in Appello a quattro anni. Nel 2018 la Cassazione ha rinviato le carte alla Corte d’Appello, evidenziando la mancanza di riassunzione di prove, quali testimonianze importanti poi ascoltate. Il 23 dicembre 2002 la Corte d’Appello sancì l’assoluzione dell’avvocato di Arceto, ma la Procura Generale e la Dda di Bologna presentarono ricorso. Oggi l’epilogo con la Cassazione che scrive definitivamente la parola “assoluzione”.
Fra i pm del maxi processo Aemilia, Marco Mescolini, poi divenuto Procuratore capo di Reggio Emilia e successivamente trasferito d’ufficio il 24 febbraio 2021 presso la Procura di Firenze per incompatibilità ambientale, votata all’unanimità dal Plenum dopo l’esposto presentato da quattro sostitute procuratrici che ritenevano compromessa la serenità del loro lavoro sotto la guida dell’ex pm antimafia.
Un pubblico ministero sanzionato quindi da una Giustizia unanime e un cittadino condannato dallo stesso pm, assolto dopo sette lunghi anni.
“E’ la fine di un’ingiustizia”, ha dichiarato Giuseppe Pagliani appena appresi gli esiti della Sentenza. “Doveva finire anni fa, ora sono finalmente liberato da un peso assurdo e da un attacco personale e politico senza precedenti a Reggio Emilia. Se fossi stato di sinistra non avrei mai avuto questo attacco politico”.
Marina Bortolani
