#NoiCiSiamo, continua la battaglia del Centro Interculturale Mondinsieme per la cittadinanza italiana dei figli di migranti

Ricordate i fantasmi comparsi in giro per la città di Reggio Emilia nella notte di Halloween? Gli stessi che apparivano nei video della campagna “Noi ci siamo”. Uno di loro ha deciso di superare i confini emiliani per raggiungere il Parlamento italiano a Roma e ora è pure giunto in quello europeo a Bruxelles per gridare “Noi ci siamo”!

L’abbiamo chiamato il fantasma Costanza per la Cittadinanza, perché tale è la sua costanza, la sua determinazione e la volontà di alzare la voce per un’ingiustizia sociale che testimonia il mancato riconoscimento del diritto di cittadinanza a chi qui in Italia vi studia e vi cresce. Sono oltre un Milione i ragazzi e le ragazze oggi senza cittadinanza italiana.

“La sua e la nostra è una campagna di sensibilizzazione sul tema dello ius culturae e del diritto di cittadinanza per i figli di cittadini migranti. Diana, Ghassan, Alessia e Ihsane sono i protagonisti di 4 spot social pubblicati su Instagram e Facebook. Sono quattro giovani reggiani senza cittadinanza che vivono vite normali, ma che per lo Stato italiano non ci sono: sono dei fantasmi. Fantasmi cresciuti a Reggio Emilia, dove abitano da oltre vent’anni. Fantasmi perché ancora in attesa di essere riconosciuti come figli legittimi del Paese a cui si sentono di appartenere, l’Italia. A dir il vero però oggi uno di loro ce l’ha fatta”.

Ghassan Ezzarraa oggi ha ricevuto il decreto per il conferimento della cittadinanza e l’invito per il 31 gennaio in Sala del Tricolore per l’acquisizione della cittadinanza italiana. Finalmente ce l’ha fatta. Uno in meno su un Milione. La Costanza ripaga. Ma quanti mesi ha dovuto attendere? Quanti anni ha aspettato e perso occasioni e opportunità? Ghassan avrebbe potuto rappresentare l’Italia ai campionati di atletica ma non ha potuto.

Per quante volte ancora la vita di questi ragazzi sarà declinata al condizionale anziché al presente e futuro? Per questo motivo il fantasma Costanza non demorde, non si arrende.
Oggi è in compagnia di Diana Bota al Parlamento Europeo a Bruxelles.
Diana è partita con una delegazione di attivisti, educatori e giornalisti grazie all’associazione “Razzismo è una brutta storia” pe
r dialogare con gli Europarlamentari e per sottolineare l’esigenza di formulare un allineamento tra i Paesi Membri sui requisiti per l’ottenimento della cittadinanza europea.

Quali sono le prossime tappe del fantasma Costanza?

Il 18 dicembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti di immigrati e familiari e del Trentennale della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia a Reggio Emilia in Sala del Tricolore sarà distribuito per la prima volta il kit di cittadinanza e saranno conferite nuove cittadinanze ai cittadini che hanno ottenuto in queste settimane il decreto ministeriale.

A Roma però per tutelare urgentemente alunni e alunne senza cittadinanza italiana, insegnanti, studenti, genitori e attivisti torneranno insieme in piazza per cambiare la legge sulla Cittadinanza. Il Tavolo Saltamuri, il movimento #ItalianiSenzaCittadinanza e la Campagna #IoAccolgo promuovono un flash mob dalle ore 16.30 A PIAZZA MONTECITORIO affinché la Camera voti urgentemente il riconoscimento della cittadinanza italiana ai figli di immigrati nati e/o cresciuti in Italia attraverso modifiche alla legge n. 91 del 1992.

“In 900mila bambini e adolescenti d’Italia sono infatti discriminati dalla legge sulla cittadinanza e, più recentemente, dalle nuove disposizioni dei decreti sicurezza, che li rendono e li mantengono stranieri in questo loro, nostro Paese. Condannati a dipendere dai permessi di soggiorno dei genitori, dai tempi di attesa sempre più lunghi e da discriminazioni normative e accanimenti burocratici vissuti direttamente al raggiungimento della maggiore età e che finiscono per lasciare in sospeso le loro vite per molto tempo, trasformandoli di fatto in “fantasmi per legge”.

Diamo appuntamento agli insegnanti, educatori, genitori, studenti, attivisti, cittadine e cittadini che vogliono un’Italia migliore a riunirsi con noi davanti alla Camera dei deputati, dove sono depositati i testi di modifica della legge. Invitati a manifestare sono innanzitutto insegnanti e alunni ed alunne delle Scuole romane”.

*Il Centro interculturale Mondinsieme nasce a Reggio Emilia nel 2001, città italiana individuata dal Consiglio d’Europa per partecipare al Programma Intercultural Cities, sia per le sue politiche interculturali sia per la forte presenza di cittadini con origini straniere che sfiora il 18% sul totale della popolazione. Promuove il dialogo, il confronto e la partecipazione sia degli stranieri sia degli italiani in un percorso di inclusione e di responsabilizzazione reciproca, nella convinzione che la conoscenza e il contatto, oltre a incoraggiare una cittadinanza interculturale, prevengano situazioni di emarginazione culturale e la formazione di radicalismi identitari. Per questo Mondinsieme lavora per un’inclusione condivisa con il ruolo delle istituzioni come mediatori valoriali, per favorire le relazioni interculturali e la valorizzazione delle diversità. Mission principale del Centro è di essere un laboratorio delle buone pratiche, uno spazio di cittadinanza attiva e una rete di conoscenze, di competenze e di contatti a disposizione per vincere le sfide dell’integrazione”.

*Il movimento nazionale #Italianisenzacittadinanza è stato fondato nell’ottobre 2016 da giovani nati e o cresciuti in Italia da famiglie migranti. In occasione dell’anniversario del voto della Riforma della Legge sulla cittadinanza alla Camera il movimento ha organizzato i flash mob “fantasmi per legge” a Roma, Palermo, Reggio Emilia, Padova, Napoli e Bologna.