No-vax morto, la Procura sequestra cartelle cliniche e pc del medico reggiano Alberto Dallari

Perquisizione nell’abitazione e dello studio privato a Reggio Emilia, del medico Alberto Dallari, il neurologo accusato di aver seguito col sistema della telemedicina il ferrarese No-Vax Mauro Gallerani, ucciso dal Covid a 68 anni, ha spiegato la sua verità in un’intervista a un sito on-line “La Pressa.it”. Dallari ha ricevuto l’avviso di garanzia con le accuse di omicidio colposo e omissione di soccorso.

Il ferrarese Gallerani venne seguito da Dallari il 25 agosto. Otto giorno dopo è stato ricoverato in ospedale dove è morto dopo 35 giorni, il 7 di ottobre.

Il dott. Dallari non si considera però responsabile di quanto accaduto, tranne, forse di non avere iniziato subito una terapia più pesante, considerate le condizioni cliniche già gravi, essendo obeso e con un’insufficienza respiratoria importante. Rimbalza invece le accuse ai colleghi che hanno seguito Gallerani dopo di lui, specificando che non seguiva Gallerani tramite il sito IppocrateOrg, ma tramite un’amicizia comune.

Dallari avrebbe prescritto inizialmente un antibiotico per la febbre, antinfiammatorio, eparina e cortisone, e successivamente l’invermectina, un fermifugo che il medico ritiene avere effetti molti positivi e con scarse controindicazioni. Secondo Dallari inizialmente vi era stato un miglioramento seguito da un peggioramento fino ad arrivare a una saturazione molto bassa che l’ha portato a consigliare al paziente di contattare l’Usca il 2 settembre. Poi il 3 settembre il ricovero in ospedale, fino al decesso di Gallerani il 7 ottobre.

nsr