Motocross in area protetta a Villa Minozzo: 500 euro di multa per dieci giovani centauri

All’interno della zona speciale di conservazione denominata “Gessi Triassici” in località Sologno del comune di Villa Minozzo, nell’appennino reggiano, è stata praticata l’attività organizzata di Motocross in spregio alle leggi regionali vigenti che vietano tali tipi di attività all’interno di siti di interesse comunitario come quello che si trovanel monte Cafaggio.
Il tutto peraltro in un sito, costituito da varie aree carsiche gessose che si estendono dall’Appennino reggiano fino al Faentino, che rappresenta un patrimonio tra i più significativi a livello mondiale per sviluppo e profondità delle grotte, inserito dalla commissione nazionale italiana Unesco nella “Tentative list” (che racchiude i siti selezionati dagli Stati proponenti e ritenuti di eccezionale valore universale) e candidato italiano unico a “Patrimonio mondiale ambientale dell’umanità” proposta dall’Italia a Unesco.

A scoprirlo i carabinieri della stazione forestale del comune di Castelnovo Monti che a conclusione di mirati accertamenti, esperiti anche sui blog e sui social facebook e Instagram dove le “imprese” motociclistiche venivano condivise e pubblicate, hanno sanzionato una decina di centauri reggiani, prevalentemente giovani, che sono stati sanzionati con una multa di 500 per aver effettuato attività vietate in aree protette della rete “natura 2000” ovvero transito fuoristrada con mezzi motorizzati (art. 60 lr 06/2005) e altrettante sanzioni amministrative da 50 euro ciascuna per disturbo della fauna selvatica (art. 60 lr 8/1994).

L’indagine è stata avviata a seguito di molteplici segnalazioni relative all’attività organizzata di motocross. Dopo mirati e laboriosi accertamenti, i militari sono riusciti ad identificare i centauri coinvolti durante i vari mesi invernali e primaverili, partecipando anche a motoraduni illeciti.

nsr