Morte sul lavoro alla Padana Tubi, la Cgil: “Profitti più importanti della vita umana”

Si è verificato questa mattina presto l’ennesimo infortunio sul lavoro alla Padana Tubi di Guastalla. Un operaio di 45 anni, mentre lavorava sulla linea di profilatura, è rimasto schiacciato da un nastro di decappato del peso di una tonnellata.

Le sue condizioni sono apparse subito gravi, tanto da ritenere fin dai primi soccorsi operati dal 118 che possa essere danneggiato l’utilizzo degli arti inferiori.

Un episodio che si aggiunge alle decine di incidenti che negli utlimi anni si sono veirficati negli stabilimenti della Padana e che, tra le preoccupazioni di lavoratori e sindacato, ha portato i dipendenti a proclamare sciopero e a riunirsi in assemblea davanti ai cancelli della fabbrica, in protesta proprio contro le precarie condizioni di sicurezza degli stabilimenti.

Solo il 27 giugno scorso, in occasione di un altro incidente in cui un giovane oparaio rimase ustionato, la Fiom di Reggio Emilia aveva espresso chiaramente ancora una volta la necessità di aumentare in quest’azienda, che gode di ottima salute sul mercato, gli investimenti a tutela e prevenzione della salute e sicurezza delle persone.

Alla Padana Tubi i profitti sono più importanti della vita delle persone – commenta Simone Vecchi, Segretario della Fiom Cgil di Reggio Emilia – . E’ una situazione inaccettabile e credo che anche le Istituzioni dovrebbero fare di più perchè non è tollerabile, ancora nel 2019, che esistano aziende dove lavorando, magari anche sbagliando, si possa perdere la vita”.

Sotto i riflettori ci sono infatti i dispositivi tecnologici di sicurezza e le procedure di salvaguardia e prevenzione che evidentemente risentono di tali lacune per cui è possibile rischiare la vita per una disattenzione o un movimento sbagliato.

I lavoratori questa mattina hanno scioperato per sensibilizzare l’azienda che sembra sorda nei fatti a questa situazione di rischio perenne, ma sensibilizzare quest’azienda non è semplice, tant’è che durante lo sciopero ha perfino convocato una propria assemblea tenendo un atteggiamento che rasenta l’anti-sindacale mentre accadeva tutto ciò ha convocato una propria assemblea – ha concluso Emiliano Borciani, Fiom Cgil Reggio Emilia – . In definitiva, anche se qualcosa è stato fatto da parte della Proprietà questi continui incidenti ci dicono chiaramente che non è abbastanza”.

m.s.