Monopattini, sicurezza stradale e pericolosità: riflessioni dell’Avv. Sabrina Roccatagliati

Il monopattino come già sperimentato da anni in Nord America ed Europa Occidentale è un’utile mezzo di micromobilità, che aggiunge un’ulteriore soluzione destinata alla mobilità sostenibile cittadina, se usato con buon senso: aiuta a limitare l’inquinamento e la congestione del traffico provocata anche dagli eccessi di auto circolanti.

I monopattini, sicuramente, sono abbastanza facili da manovrare e sicuri se chi li conduce rispetta semplici regole imposte anche dal Codice della Strada, mentre possono essere pericolosissimi per sé e per gli altri utenti della strada se si circola a sinistra, contromano, sui marciapiedi e di notte senza luci e senza abbigliamento ad alta visibilità, che è obbligatorio per Legge solo in percorsi extraurbani ma consigliato sempre, anche di giorno. La normativa vigente, applicabile al monopattino è quella per le biciclette.

I monopattini devono circolare solo su strada, sulle corsie ciclabili, sulle piste ciclabili e ciclopedonali separate e protette, mantenendosi sempre alla loro destra, il più vicino possibile al ciglio destro della carreggiata.
Le persone che usano il monopattino vanno adeguatamente informate, istruite, prima che si verifichino gravissimi incidenti. Va fatta adeguata comunicazione che i monopattini non possono assolutamente circolare sui marciapiedi e contromano, cioè alla sinistra di chi li conduce, vanno sempre illuminati di notte. Il casco è consigliato a tutti ma obbligatorio tra i 14 ed i 18 anni.

Per Legge si deve indossare abbigliamento ad alta visibilità in percorsi extraurbani, di notte, ma è consigliabile usarlo sempre.
È vietatissimo circolare in due persone sullo stesso monopattino.
È vietato condurre il monopattino con lo smartphone in mano ed indossando con due auricolari o la cuffia acustica, che impediscono di sentire i rumori provenienti da altri veicoli ed utenti della strada.
È vietato l’uso stradale dei monopattini ai minori di 14 anni.
Nelle zone pedonali occorre circolare a velocità ridotta, al massimo a 6 km/h.

La Pubblica Amministrazione si deve preoccupare di organizzare una necessaria educazione civica stradale per l’utilizzo corretto di questo nuovo mezzo di trasporto. I Pronti Soccorso sono spesso già intasati da vittime d’incidenti gravi, anche stradali, va fatta opportuna prevenzione per non peggiorare una situazione già critica del Sistema Sanitario Pubblico. Vanno coinvolte nella campagna di comunicazione le scuole di ogni grado e le università, il prima possibile.

Per concludere, non si deve confonde un utile mezzo di trasporto individuale, ma potenzialmente molto pericoloso per sé e per gli altri, con un divertente gioco utilizzabile da tutti, specialmente se lo si usa su strade aperte al traffico delle biciclette e dei veicoli a motore.
Bisogna educare i cittadini al rispetto delle norme di sicurezza della circolazione stradale.

Avv. Sabrina Roccatagliati