Migranti, l’Assessore Marchi (PD): “Solo propaganda dal governo, sulla pelle delle persone e dei Comuni”

Daniele Marchi, Assessore al welfare Comune di Reggio Emilia

“Più invisibili e clandestini. Ecco quale potrebbe essere l’effetto del Dl Cutro del 10 marzo 2023, se uscisse dal Parlamento (e dal Quirinale) così come il Governo Meloni-Salvini l’ha scritto.
E’ un decreto che inasprisce pene che non verranno mai comminate, rafforza espulsioni che non verranno mai fatte (ogni 100 decreti di espulsione, i rimpatri effettivi non arrivano a 20), genera clandestinità mentre promette di combatterla.

Niente di nuovo: alla destra serve un nemico, con cui prendere voti. È la ratio della Bossi-Fini che i nipotini Salvini-Meloni confermano in toto.

E oltre al Dl Cutro sono depositati in Commissione Affari costituzionali due disegni di legge (127 e 162) che restringono ulteriormente gli spazi di regolarità e il rispetto dei diritti umani per i migranti.
Una delle cose più gravi è lo smantellamento di fatto dell’istituto della Protezione speciale.

Nel 2022 quasi 11mila richiedenti asilo hanno ottenuto questo permesso di soggiorno, che protegge chi nel proprio Paese rischia persecuzioni, torture o violazioni dei diritti umani.

Cosa accadrà a queste persone? Scivoleranno nell’invisibilità, nascondendosi nei garage delle nostre città finché un reato o una malattia le faranno temporaneamente riemergere in un carcere o in un ospedale, per poi “sparire” di nuovo. Fino a nuovo reato o malanno. Follia disumana e anche irrazionale e costosa.

Tutto questo mentre l’hotspot di Lampedusa è al collasso; gli arrivi del 2023 triplicano quelli del 2022; i rifugiati vengono spediti sul territorio italiano in fretta e furia come se fossero pacchi; con conseguenze gravi non solo per chi è accolto, ma anche per le comunità che devono accogliere. Accogliere persone, non pacchi.

Reggio è stata e sarà accogliente.
Non abbiamo “porti da chiudere”, “navi da bloccare”, “confini da difendere”.
Ma attenzione: il Governo non può scaricare sulla pelle delle persone e delle comunità la sua incapacità e la sua propaganda.

Daniele Marchi, Assessore al Welfare