Massa nera gelatinosa e zampe nel latte: signora finisce in ospedale. Per riparare offrono cioccolata. La vicenda ora in Tribunale

Avv. Erica Romani

Una massa gelatinosa e solida, nera, bianca e gialla con delle zampette che spuntavano in mezzo al latte che ho bevuto e che mi ha causato un’intossicazione e costretta alle cure in ospedale”. E’ questa, in sintesi, la descrizione della signora Maria (ndr, nome di fantasia a tutela della privacy dell’interessata) di quanto ha subito circa 10 mesi fa.

La signora si era recata in un supermercato nella prima periferia della città per fare la spesa. Fra i vari prodotti acquistati, anche alcune confezioni di latte della marca tipica di quel supermarket, nonché sottomarca di un noto marchio alimentare.

Materiale trovato nella confezione del latte

Una volta giunta a casa, la signora ha bevuto il latte appena acquistato, ma poco dopo ha cominciato a sentire forti dolori allo stomaco e un malessere fisico generale crescente. Dopo aver pazientato circa due giorni sperando che si trattasse di uno stato passeggero, il dolore è diventato insopportabile, tanto che la signora è stata portata all’ospedale dove le hanno diagnosticato un’intossicazione alimentare e dove l’hanno dovuta curare urgentemente.

Maria, dopo aver fatto mente locale su quando assunto nelle ultime 48 ore, ha ricordato l’episodio del latte e, giunta casa, ha aperto la confezione del latte trovandovi dentro la massa gelatinosa e solida gialla e nera.

Si è recata quindi presso il supermercato dove ha comprato il latte, con tanto di scontrino che ne comprovasse l’acquisto, esibendo la confezione insieme alla “sorpresa” trovata. “Per riparare all’accaduto, mi hanno chiesto se volevo della cioccolata in cambio -ha spiegato Maria-, poi, vedendo la mia evidente espressione stupita, hanno “rilanciato” offrendomi del vino”. Dopo aver rifiutato entrambe le offerte, la signora si è vista recapitare a casa dal supermercato un buono da 10 euro per fare la spesa.

Ci sono rimasta davvero male. Sono una persona semplice, ma non per questo si devono ledere i miei diritti, quindi è stato inevitabile per me rivolgermi al mio avvocato di fiducia il quale ha chiesto formalmente un incontro di mediazione con la rappresentanza del supermercato dove però non si è presentato nessuno”.

Contattato il legale di fiducia della signora Maria, l’Avv. Erica Romani, ha dichiarato: “L’inspiegabile assenza all’incontro di mediazione dei rappresentati del supermercato (ndr, step necessario prima di attivare il processo civile presso il Tribunale) non ci scoraggia di certo: il referto dei medici è chiarissimo sulle cause che hanno portato gravi problemi di salute alla mia assistita, così come è certificata anche la muffa solidificata trovata nella confezione del latte. Procederemo quindi con una causa civile per ottenere il risarcimento del danno patito”.

Marina Bortolani, @nextstopreggio