Mariam Ouhiya “Reggiana per esempio”

Nel corso della manifestazione che si è tenuta questa mattina agli Orti di Santa Chiara dello Spazio Gerra, su proposta del Centro italiano femminile e dello Zonta international club anche l’insegnante e coordinatrice dei corsi Filef per migranti di origine straniera Mariam Ouhiya ha ricevuto il premio “Reggiana per esempio”.

Il premio è stato istituito dal Comune di Reggio Emilia per dare voce e visibilità alle reggiane che si sono contraddistinte per il loro impegno a favore della comunità o per le loro capacità professionali, l’intraprendenza, la creatività e il talento nei vari ambiti sociale, politico, sportivo o culturale. Tra le candidate che hanno partecipato alla selezione c’era anche Irene Capitani, un’altra volontaria della Filef che da molto tempo è impegnata nell’insegnamento e nella solidarietà sociale.

 

Alcune riflessioni su Mariam. Dalla Filef di Reggio Emilia

“Mariam Ouhiya, mediatrice, insegnante di lingua italiana per stranieri ed educatrice interculturale.
Mariam é portatrice di due culture, quella araba e quella italiana. Di entrambe riesce ad evidenziare le uguaglianze per costruire coesione fra mondi distanti ma vicini.
Ha un approccio naturalmente gentile alle persone e ai problemi.
E’ positiva e propositiva in ogni contesto e sa valorizzare sempre i contributi degli interlocutori e dei collaboratori.
Nei suoi impegni di lavoro mette competenza, rigore, passione e fantasia.
Da cinque anni collabora attivamente con l’associazione FILEF (una organizzazione di volontariato impegnata sul tema dei migranti, per la coesione sociale, l’integrazione e la pace). Il rapporto con l’associazione è fatto di lavoro quotidiano, di fiducia e stima reciproca, nascita di nuove amicizie, in un clima sereno e produttivo.

Mariam sa fare “squadra”… un “gioco di squadra” ….dove il parere di ciascuno è un valore aggiunto per garantire un servizio di qualità alla comunità nella quale si opera e raggiungere obiettivi più ambiziosi.
Questo modo di confrontarsi diventa una occasione d’incontro, di condivisione dei propri saperi, dubbi ed emozioni.
Tutto questo per favorire il più possibile l’integrazione e far crescere una cittadinanza consapevole ed attiva soprattutto nelle persone più deboli.
Nel corso degli anni è stata sempre una risorsa preziosa ed è diventata riferimento per i volontari e gli utenti.
Arrivata in Italia all’età di cinque anni, oggi Mariam è cittadina italiana e una reggiana per esempio!”.