Mancata proroga del blocco dei licenziamenti, il Segretario della CGIL Reggio Emilia Cristian Sesena: “Non si cambia il Paese contro gli interessi di chi lavora”

“Nel mese di aprile sono state autorizzate in Emilia Romagna 14 milioni di ore di integrazione salariale. Da Gennaio ad Aprile nella nostra provincia le ore autorizzate sono state 6.886.753. I consueti dati che arrivano dal Dipartimento Contrattazione e Politiche Industriali della CGIL Emilia Romagna ci consegnano un quadro allarmante che dovrebbe portare tutte le parti sociali ad assumere un atteggiamento di forte responsabilità ed invece registriamo le inaccettabili posizioni della Confindustria che pare avere come unica priorità quella di licenziare.

La richiesta di segno opposto della CGIL, ossia di prorogare per tutti i settori il blocco dei licenziamenti almeno fino al 31 ottobre 2021, si motiva con la necessità di costruire una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali che possa dare risposte a tutte le tipologie di lavoro, sostenendo il reddito dei lavoratori in difficoltà e aiutando quelli che perderanno il posto a rioccuparsi in tempi rapidi.

E’ opportuno ricordare che tutte le associazioni datoriali (Confindustria inclusa) in Emilia Romagna hanno sottoscritto un Patto per il lavoro e per il clima in cui si condivide l’obbiettivo: esuberi zero. Certe dichiarazioni non sono pertanto né comprensibili né accettabili.
Come Cgil riteniamo prioritario dare concreta applicazione a questo accordo anche su scala provinciale perché in una fase come questa bisogna che tutti gli attori economici e politici del territorio si adoperino per evitare l’esplosione di una vera e propria bomba sociale.

In un Paese che, appena ha provato a riaprire, ha registrato subito infortuni mortali nei posti di lavoro. In un Paese che non trova altra strada per ripartire che proporre la liberalizzazione degli appalti al minimo ribasso, si aggiunge, all’oggi, la mancata proroga del blocco dei licenziamenti. Senza tutela del lavoro, non può esserci ripresa e rilancio economico. Non si cambia il Paese contro gli interessi di chi lavora”.

Cristian Sesena, Segretario della CGIL Reggio Emilia