Maltrattava gravemente da 15 anni la madre invalida al 100%. Denunciato il figlio 37enne

Da circa 15 anni un 37enne operaio reggiano maltrattava l’anziana madre, invalida al 100%, arrivando perfino a precluderle l’accesso al bagno tanto da costringerla a fare i bisogni nel pannolone o, in alternativa, in un bidet adibito a wc che il figlio aveva fatto installare nella camera da letto della mamma.

Le indagini dei carabinieri di San Polo d’Enza sono state avviate a seguito di specifica delega da parte della procura reggiana che aveva aperto un fascicolo sa seguito della relazione da parte dei competenti Servizi Sociali dove venivano segnalati plurimi episodi di maltrattamenti e di abbandono che l’anziana era costretta a subire da tempo.

I carabinieri avviavano quindi articolate indagini dalle venivano documentate in modo incontrovertibile le condotte delittuose commesse dal figlio da oltre 15 anni nei confronti dell’anziana madre.

Offese, minacce, costante violenza psicologica e alcuni episodi di percosse: questo il quadro ricostruito dai carabinieri sampolesi che però si sono concentrati sullo stato di abbandono in cui l’anziana invalida era costretta vivere da anni sebbene convivesse proprio con il figlio.
Tra le gravi condotte delittuose contestate all’indagato, che peraltro hanno scosso anche la sensibilità dei carabinieri che hanno condottole indagini, quella più significativa è il divieto per l’anziana di espletare i propri bisogni fisiologici nell’unico bagno dell’abitazione ove conviveva assieme al figlio e che quest’ultimo chiudeva a chiave per impedire l’accesso alla madre.
La donna, incontinente, invalida al 100% per problemi psichiatrici, e con gravi problemi di deambulazione, era costretta ad espletare i propri bisogni fisiologici nel pannolone che indossava a causa dei propri problemi fisici; erano gli operatori socio assistenziali, che andavano ad assisterla una volta al giorno, che provvedevano alla sostituzione dello stesso e alla pulizia della donna che, in molte occasioni, era stata trovata ricoperta dalle proprie deiezioni dalla testa ai piedi.

Non è certo migliorata la situazione con la “soluzione” adottata dal figlio che, pur di non farle usare il bagno, aveva fatto installare nella camera da letto della donna, a pochi centimetri dal letto in uso alla stessa, un bidet all’interno del quale la vittima, in più occasioni, aveva proceduto ad effettuare i propri bisogni corporei otturandone lo scarico.

Una vicenda a dir poco primordiale quella portata alla luce dalle indagini dei carabinieri di San Polo d’Enza che, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia continuati ed aggravati dal fatto di essere compiuti ai danni di un’anziana invalida al 100%, hanno denunciato il figlio della vittima.

nsr
(Foto d’archivio)