“Mab Unesco: un legame tra Appennino e città”. Nasce nuova governance reggiana

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Una nuova governance a livello provinciale per la Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano. È quella che nascerà anche dalla prima assemblea esclusivamente reggiana della Mab Unesco, rivolta a 15 comuni e ai suoi 170mila abitanti. L’appuntamento, aperto al pubblico, è previsto per venerdì 17 febbraio, dalla 15 alle 19, presso il CIRFOOD DISTRICT di Reggio Emilia ed è l’ultimo di analoghi momenti svoltisi anche a Parma, Modena, Lucca, Massa Carrara con La Spezia.

Reggio Emilia con questa prima assemblea provinciale affronta in maniera organica il tema delle relazioni metromontane – afferma il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – e, con orgoglio, siamo entrati con parte del territorio comunale nella Riserva di Biosfera dell’Appennino. La nostra città coi suoi 170 mila abitanti, il suo centro storico, la sua periferia e le 50 frazioni include differenze storiche che, negli anni, hanno segnato il difficile equilibrio tra città, e campagna, tra il capoluogo e i contesti rurali, come la prima collina e l’Appennino. Sappiamo che non è facile trovare un tratto unificante, ma una città, come la nostra, che voglia misurarsi con le altre città e l’Europa deve percorrere questa strada di legami e relazioni. Ecco il programma Mab dell’Unesco può essere, a nostro avviso, uno degli strumenti intorno a cui costruire un nuovo equilibrio tra città e montagna, tra capoluogo e provincia facendolo su parole chiave che sono educazione, cultura e sostenibilità. È una bella sfida che, da oggi, proviamo a raccogliere”.

(Foto di Fabio Zani)

Ecco, quindi, che nel corso della prima assemblea provinciale Mab Unesco si discuterà, tra l’altro, delle opportunità educative offerte dalla Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano, mentre si consegneranno gli attestati alle aziende che hanno acquistato crediti sostenibilità. Concluderà la giornata una tavola rotonda tra istituzioni e mondo economico, condotta da Fausto Giovanelli, coordinatore della Mab Unesco, sulle relazioni metro-montane e la Riserva di Biosfera. Interverranno: Luca Vecchi Sindaco di Reggio Emilia, Giorgio Zanni presidente della Provincia di Reggio Emilia e sindaco di Castellarano, Elio Ivo Sassi, sindaco di Villa Minozzo e consigliere provinciale con delega alla montagna, Nello Borghi sindaco di Viano, Giovanni Teneggi Confcooperative, Edwin Ferrari, Legacoop Emilia Ovest, Davide Massarini, Confcommercio – Gal Antico Frignano e Appennino Reggiano, Giovanni Fiori, CAI Reggio Emilia.

Il movimento cooperativo reggiano è con l’Area Mab fin dall’inizio della sua istituzione – affermano Giovanni Teneggi Confcooperative, Edwin Ferrari Legacoop Emilia Ovest -. Prima e dentro al progetto che l’ha consentita nella sede Unesco di Parigi consacrando – a scanso di equivoci – che l’Appennino che contiene ha un valore universale e distintivo. Lo è nella sua abitabilità e nella trasformazione buona delle sue risorse, per le persone e le comunità, che i suoi abitanti, spesso in forma cooperativa, hanno prodotto e insegnato. Dall’organizzazione produttiva del Parmigiano Reggiano di montagna, che nella sua mutualità, è parte del suo valore, alle comunità che collaborano per mantenere servizi e riaprire attività con le cooperative di comunità. Sappiamo quanto il fare insieme sia difficile, sappiamo e vediamo sempre di più quanto sia necessario. Questa Area Mab ne può e ne deve essere scuola per sé, per il mondo e con l’assemblea del 17 febbraio a Reggio Emilia possiamo cominciare a dire anche per la sua città, insieme alle sue economie e alle sue istituzioni”.

“La collaborazione tra CIRFOOD e la Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco emiliano è per noi molto importante, perché ci permette di continuare a dare seguito a molti obiettivi comuni – conclude Chiara Nasi, presidente CIRFOOD – preservare la biodiversità di ciascun territorio e valorizzarne le comunità sono, a nostro parere, elementi indispensabili per promuovere uno sviluppo sostenibile e agire in ottica intergenerazionale. Non a caso abbiamo ospitato/ospiteremo l’assemblea provinciale della Riserva presso il CIRFOOD DISTRICT, il nostro centro di ricerca e innovazione dove progettare sperimentare nuove soluzioni capaci di generare valore per la collettività e benessere per i consumatori di oggi e domani, cogliendo le sfide della nutrizione e della ristorazione del futuro”. CIRFOOD riceverà nel corso della giornata il brand “I Care Appennino” assieme ad Alfa Parf Group, Gruppo Storico Il Melograno e Meridiano 361.

LA SCHEDA

I 15 comuni di Reggio Emilia nella Mab Unesco: Albinea, Baiso, Canossa, Carpineti, Casina, Castellarano, Castelnovo ne’ Monti, Quattro Castella, Reggio nell’Emilia, Toano, Ventasso, Vetto, Vezzano sul Crostolo, Viano, Villa Minozzo

Luoghi, numeri e progetti della Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano: Mab Unesco è compresa nello spazio tra le consolari romane via Emilia e Via Aurelia, tra pianura padana e mar Tirreno. L’ampliamento del 2021 ha coinvolto 80 comuni (contro i precedenti 34) distribuiti su quasi 500 mila ettari, nelle 3 regioni di Toscana, Emilia-Romagna e, ora anche Liguria dato che entra il Comune di Luni, in provincia di Spezia. 6 le province della Mab Unesco che si spinge sino alle porte delle città di Parma, Reggio Emilia e Modena, comprendendo interamente Lunigiana e Garfagnana in provincia di Massa Carrara e Lucca. 380.000 i residenti (di cui 56.000 under 18) e qui sono operativi 875 istituti scolastici. L’Action plan è la banca di progetti concreti della Riserva di Biosfera dell’Appennino tosco-emiliano sono in coerenza con i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile dell’Onu.