Lutto in Diocesi, è morto don Gianfranco Caleffi, parroco emerito di Boretto

Un altro lutto – il settimo, in questo 2018 davvero molto sofferto – ha colpito il presbiterio reggiano-guastallese. A 77 anni si è spento nella prima mattina di sabato 29 settembre, all’Hospice di Guastalla dove si trovava ricoverato da due settimane, don Gianfranco Caleffi, parroco emerito di Boretto e cappellano dell’Ospedale di Guastalla.

Era nato a Luzzara il 25 aprile 1941 e aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale il 31 ottobre 1966. Il primo ruolo pastorale lo vide impegnato come vicario cooperatore prima a Fabbrico (1966-1969) poi per oltre un decennio a Reggiolo, dove rimase fino al 1980. In quell’anno don Gianfranco venne nominato parroco a Pieve Saliceto, incarico ricoperto fino al 1992. Seguì un breve periodo (1991-1992) in cui don Caleffi esercitò le funzioni di vicario parrocchiale a Boretto, prima di entrarvi come parroco, dal 1992 al 2016, quando la parrocchia di Boretto è stata chiamata a far parte dell’unità pastorale con Brescello e Lentigione sotto la guida di don Evandro Gherardi.

Nel frattempo il sacerdote è stato delegato diocesano della Federazione Italiana Esercizi Spirituali (1995-2009) e dal 1993 assistente diocesano dei Cursillos di cristianità.

Al compimento del settantacinquesimo anno di età il presbitero aveva rimesso prontamente il suo mandato di parroco a Boretto nelle mani del Vescovo, esprimendo nel contempo il desiderio di continuare il suo ministero sacerdotale, già segnato dalla grave patologia che lo ha condotto alla morte, in mezzo ai sofferenti; disponibilità accolta da monsignor Camisasca, che lo nominò appunto cappellano dell’Ospedale di Guastalla.

Da malato tra i malati, don Caleffi ha così esercitato il ministero della visitazione e della consolazione in modo più profondo, facendosi amare da tanti.

“Apparentemente sobrio nell’incontro personale, don Gianfranco era in realtà un uomo di grande attenzione verso tutti. Da parroco, al centro delle sue preoccupazioni pastorali erano l’oratorio e la celebrazione liturgica, mentre la sua spiritualità è sempre stata connotata da una vivida devozione alla Madonna”: così il Vicario generale della Diocesi reggiano-guastallese, monsignor Alberto Nicelli, ricorda il confratello defunto. Il 17 settembre il vescovo Camisasca aveva amministrato a don Caleffi il sacramento dell’unzione degli infermi, un gesto fortemente apprezzato dallo stesso sacerdote. Insieme a confratelli, parrocchiani e amici, lo piangono il fratello Attilio con la moglie Giovanna, il cognato Mentore, i nipoti Emanuele con Elena, Monica con Luca e Luca con Ilaria.

La salma giungerà nel pomeriggio di sabato presso la chiesa di San Rocco in Boretto, dove alle 20.30 di sabato e domenica sarà recitato il santo Rosario.

La celebrazione delle esequie, presieduta dal Vescovo, si terrà lunedì 1 ottobre alle 15.30 nel Duomo di Guastalla. Le spoglie mortali di don Caleffi riposeranno poi nel cimitero di Luzzara.

nsr