Limitazioni all’uso dell’acqua potabile dal 27 giugno al 21 settembre in tutti i comuni della Bassa reggiana

www.nextstopreggio.it

A seguito della dichiarazione da parte della Regione Emilia-Romagna dello stato di crisi regionale per gli effetti della siccità prolungata, in ogni comune dell’Unione Bassa Reggiana sarà in vigore dal 27 giugno al 21 settembre 2022, l’ordinanza sindacale per il risparmio idrico.

L’ordinanza prevede:

  • il divieto su tutto il territorio comunale di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico ed in particolare per l’innaffiamento di orti, giardini e lavaggio automezzi nella fascia oraria compresa tra le 8 alle 21;
  • sono consentiti prelievi di acqua dalla rete idrica esclusivamente per i normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte quelle attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile;
  • sono esclusi dall’ordinanza i servizi pubblici di igiene urbana e l’approvvigionamento tramite pozzi;
  • il riempimento delle piscine, sia pubbliche che private, nonché il rinnovo anche parziale dell’acqua, è consentito esclusivamente previo accordo con il gestore della rete di acquedotto.

In caso di mancato rispetto delle disposizioni previste dall’ordinanza, fermo restando l’applicazione delle sanzioni penali ai sensi dell’art. 650 del C.P., si procederà con l’applicazione delle sanzioni amministrative da € 25,00 ad € 500,00 da parte degli organi di vigilanza, secondo quanto disposto dall’articolo 7 bis del Decreto Legislativo 18.08.00 n. 267.

UNA SITUAZIONE MOLTO CRITICA

L’attuale situazione meteoclimatica è caratterizzata dalla scarsità di precipitazioni pluviometriche e nevose che, a partire dall’autunno 2021 ad oggi, ha interessato il territorio regionale comportando deflussi molto ridotti nei reticoli idrografici superficiali con valori tra i 6-7 più bassi dal 1962, simili a quelli delle ultime annate più siccitose come 2017, 2012 e 2007 e del relativo andamento previsto nel prossimo futuro, da cui deriva una carenza sostanziale e generalizzata della risorsa idrica nei settori idropotabile ed irriguo.

Le temperature nel mese di maggio sono state molto elevate indicando maggio 2022 come il terzo più caldo dal 1961 e quelle della prima metà di giugno mediamente superiori con punte prossime ai massimi assoluti 1991-2020; le previsioni meteorologiche

rimangono stabili con la presenza di un anticiclone che porta ad un ulteriore aumento di

temperature, con punte massime intorno ai 37° nelle pianure.

Contestualmente, le portate fluviali, anche del Fiume Po, sono in diminuzione e le portate medie mensili parziali di giugno risultano inferiori alle medie storiche del periodo di riferimento in tutto il territorio regionale, raggiungendo valori confrontabili con i minimi storici del periodo di riferimento nell’Emilia occidentale ed in Romagna.

Inoltre i livelli delle falde a scala regionale con abbassamenti generalizzati negli anni 2002-2003, 2007, 2012, 2017 e con la ricarica naturale degli acquiferi estremamente limitata per l’assenza di precipitazioni e per i ridotti deflussi idrici nei corsi d’acqua superficiali, fanno presumere un peggioramento generalizzato a partire dalle porzioni apicali e freatiche delle conoidi alluvionali, in particolare dei corpi idrici da Piacenza a Modena, comportando grande sofferenza al sistema irriguo.

Nei 5 rami principali del delta del Po si sta verificando il fenomeno dell’ingressione (risalita) del cuneo salino, con una lunghezza di risalita già caratterizzata da valori sopra

soglia e in lieve ulteriore crescita, con impatti negativi sulle condizioni ambientali dei corpi idrici e degli ecosistemi e sugli utilizzi della risorsa idrica.

In relazione al quadro delineato i gestori del Servizio Idrico Integrato e i consorzi di bonifica si sono già attivati al fine di affrontare le criticità legate al prelievo della risorsa che iniziano a manifestarsi e potrebbero acutizzarsi nel prossimo futuro.

DICHIARAZIONE DELLO STATO DI CRISI

In data 21 giugno 2022 si è tenuto un incontro convocato dall’Assessore all’ambiente, difesa del suolo e della costa, protezione civile, alla presenza dell’Assessore all’agricoltura e agroalimentare, caccia e pesca, cui hanno partecipato l’Autorità Distrettuale del fiume Po, AiPo, l’Agenzia per la sicurezza territoriale a la protezione civile, ARPAE, la Direzione generale cura del territorio e dell’Ambiente, la Direzione generale Agricoltura caccia e pesca, la Direzione Settore tutela dell’ambiente ed economia circolare, il Responsabile dell’Area tutela e gestione della risorsa idrica, ATERSIR, i gestori del servizio idrico integrato, Anbi, CER e Enel con l’obiettivo di valutare le misure già attivate e quelle ulteriori da mettere in campo per far fronte alla grave situazione di criticità in atto di seguito descritta.

In seguito a questo incontro, con Decreto del Presidente della Regione Emilia-Romagna n.104 del 21.06.2022 è stato dichiarato lo stato di crisi regionale connesso al contesto di criticità idrica nel territorio regionale per 90 giorni dando mandato agli enti competenti di porre in essere gli interventi necessari a contenere e ridurre le conseguenze della crisi in atto.

Pertanto, al fine di preservare per quanto possibile le risorse idropotabili presenti sui territori, le Amministrazioni locali sono state invitate ad emanare un’ordinanza in merito alla limitazione dell’uso di acqua potabile, garantendo un’uniformità di applicazione sul territorio regionale delle restrizioni d’uso, nel rispetto delle specificità territoriali in ordine alla severità dello stato di carenza idrica.