Letture gender a bimbi di 3 anni in biblioteca Rosta Nuova? Le donne di Forza Nuova insorgono e annunciano azioni legali

Oggi pomeriggio, alle ore 16.45, presso la biblioteca Rosta Nuova si svolge un’iniziativa in collaborazione con Arcigay “a sostegno della bibliotecaria Fabiola Bernardini che si è opposta alla censura dei libri per bambini a Todi”. Dario e Alberto leggeranno testi rivolti a bambini a partire dai 3 anni.

“Vi aspettiamo!! Ecco alcuni libri “pericolosissimi” censurati a Todi che libereremo insieme leggendoli -scrive il consigliere comunale Pd Dario De Lucia-: «Piccolo blu e piccolo giallo», di Leo Lionni, «Piccolo uovo», di Francesca Pardi, «Dov’è la mia mamma?» di Julia Donaldson-Axel Scheffler, «Forte come un orso», di Katrin Stangl e «Sono io il più bello» di Mario Ramos.

Un’iniziativa non gradita alle donne di Forza Nuova di Reggio Emilia per le quali “Questi libri verranno letti a soggetti deboli e facilmente plagiabili come i bambini, verrà loro raccontato che è normale avere due mamme o due papà, verrà raccontato che è normale non avere un orientamento sessuale (essere femmina o maschio). I bambini saranno sottoposti a queste letture direttamente dai “promotori” della distruzione della famiglia naturale”.

“Sappiamo tutti -proseguono le attiviste di Forza Nuova- che la teoria del gender è un’ideologia perversa secondo cui essere uomo o donna sarebbe il semplice frutto di convenzioni sociali, senza alcun fondamento, né genetico né spirituale, nell’essenza dell’individuo, la cui identità sarebbe intercambiabile a piacere con milioni di altre”.

“Sappiamo tutti che non possono nascere figli da genitori dello stesso sesso; invece in uno di questi libri si illustra la famiglia omogenitoriale (con due mamme o con due papà) al fine di rendere questa cosa normale agli occhi dei piccoli ascoltatori”.

“Dietro a tutto ciò -concludono le donne del Dipartimento femminile di Forza Nuova-, in realtà c’è un gigantesco business, imbastito con cliniche estere. Come nascono i bambini, nelle famiglie omogenitoriali? Le donne, spesso, scelgono di andare all’estero e praticare l’inseminazione artificiale. Ancora peggio gli uomini, che sovente si affidano a “madri surrogate”, scegliendo di fatto una donna, spesso spinta in questi ambienti dai problemi economici, sfruttandola come una “incubatrice naturale”, per poi strapparle il figlio appena venuto al mondo”.

La vicenda da politica è divenuta legale in quanto dal dipartimento femminile di Forza Nuova sarebbero già in atto procedure legali (art 609 quater c.p. – violenza sui minori) “contro chi divulga questi testi e ne favorisce la diffusione”.

mb, @nextstopreggio