Presidio di Extinction Rebellion sabato davanti al palazzo vescovile: “Contro la cementificazione di 15 ettari di terreno in città”

Il Gruppo Locale reggiano del movimento internazionale per la giustizia climatica, ecologica e sociale Extinction Rebellion, ha organizzato per questo sabato 9 gennaio, (nuove limitazioni Covid permettendo) dalle 11 alle 13, davanti al palazzo vescovile in piazza Prampolini, un presidio per protestare contro la cementificazione di 15 ettari di terreno, di cui più di un terzo, come già evidenziato sui media, di proprietà della curia.

“A questo presidio abbiamo invitato a partecipare anche tutti gli altri movimenti, gruppi, sigle e comitati ambientalisti presenti sul territorio -spiegano gli organizzatori-“. A nulla sono serviti appelli, denunce, lettere e richiami ai recentissimi e vuoti impegni da parte dell’amministrazione comunale sul “consumo zero” di suolo.
Sopravviviamo (chi ci riesce) all’aria più inquinata d’Europa, abbiamo interi edifici e palazzine abbandonati o mai abitati, ma tutto deve continuare come se niente fosse, auto, parcheggi, cemento, supermercati, case. Business as usual, e la curia reggiana, in questo business ci sguazza”.

“Esporremo striscioni, poster, articoli di stampa, e cercheremo di informare quante più persone possibile sull’insostenibilità dell’ennesima, folle, speculazione edilizia.
Leggeremo testi sulla difesa della casa comune e sul collasso climatico ed ecologico che stiamo affrontando, presi anche dagli scritti di Papa Francesco.
E proprio per questo, non sarà un presidio contro la Chiesa ed i credenti”.

“Extinction Rebellion -concludono- non biasima e non incolpa le singole persone, ma espone e denuncia le responsabilità del sistema tossico, dei cui condizionamenti sono vittime; e riconosciamo il grande valore delle parole del Papa, in cui tanti cattolici si identificano pienamente.
A termine del presidio infatti, intendiamo inviargli una lettera in cui vogliamo raccontargli cosa succede a Reggio Emilia e chiedergli di richiamare al rispetto della “The Economy Of Francesco” chi invece, tra gli alti esponenti della sua Chiesa, persegue il liberismo più sfrenato”.

nsr