La protesta dei residenti di Cella, Gaida e Cadè: “Non siamo cittadini di serie B”. Raccolte 2000 firme

Una rappresentanza di cittadini residenti a Cella, Gaida e Cadè, circa 50, hanno manifestato sabato mattina in piazza Prampolini per far sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul tema della sicurezza stradale in via Emilia, nel tratto Cella-Gaida-Cadè e sull’inquinamento che continua a registrarsi.
Fra i partecipanti, anche i genitori di Younes Lakhdar, il dodicenne falciato in via Emilia il 4 dicembre scorso.

“Non siamo cittadini di serie B -hanno detto gli organizzatori-. Vogliamo sicurezza, banchine per far scendere i cittadini dagli autobus in sicurezza., un’illuminazione decente sulla strada, strisce pedonali visibili. Ma soprattutto, vogliamo sindaco ed assessori che vengano a Cella a spiegarci, a parlarci e, soprattutto, ad ascoltare. Non siamo qui per ‘supplicare’ qualcosa, perchè sono istanze che ci spettano di diritto”.

Durante la mattina è stato presentato anche un documento firmato da circa 2000 cittadini, con le richieste illustrate in piazza, e che sarà consegnato a Sindaco e Prefetto.

nsr