La preghiera “anti-Covid” e una Messa in Cattedrale il 18 marzo, giornata Nazionale per le Vittime del virus

E’ stata istituita, nella giornata di Giovedì 18 Marzo, una Giornata Nazionale per le Vittime di Covid. In questa occasione il Vescovo Massimo celebrerà la Santa Messa alle ore 18.00 in Cattedrale. Sarà un momento prezioso di vicinanza alle tante famiglie che in questi mesi hanno perso un loro caro e in particolar modo verso coloro che non hanno avuto la possibilità di celebrare il Rito delle Esequie o prendervi parte. Coloro che sono stati toccati da un lutto per Covid in questi mesi, se lo desiderano, sono invitati a prendere parte a questa S.Messa.

Per una adeguata organizzazione, potete invitare le persone a confermare la loro presenza (specificando numero partecipanti e nome/i persona/e defunta/e da ricordare) mandando una mail all’Ufficio Liturgico (liturgia@diocesi.re.it) o telefonando al numero 0522.1757932 (il martedì o il venerdì dalle 9.00 alle 13.00).

La Celebrazione sarà trasmessa in diretta a cura del Centro Comunicazioni Diocesano, su Teletricolore (canale 10), sulla pagina youtube e facebook di La Libertà.
Nel corso della medesima giornata, presso la Cattedrale di Reggio Emilia, a partire dalla S.Messa delle ore 10.30 fino alle 17.00, si svolgerà l’Adorazione Eucaristica alla quale è possibile prender parte per la preghiera personale. All’inizio di ogni ora sarà fatta la preghiera del Santo Rosario.
La Celebrazione Eucaristia delle ore 18.00, essendo nella Vigilia della Solennità di San Giuseppe, sposo della B.V. Maria, rappresenterà anche un’occasione importante per invocare la protezione di questo Santo, in questo anno a lui dedicato (vedi Lettera di Papa Francesco “Patris Corde”).

L’INVITO DEL VESCOVO MASSIMO CAMISASCA E LA PREGHIERA “anti-Covid”

Cari fratelli e sorelle, cari amici,
    da più di un anno ormai siamo attraversati da una terribile pandemia, che assume volti sempre nuovi e misteriosi. Essa scuote le nostre esistenze, ci segna con la malattia e la morte, spesso lontana e isolata, di molti nostri famigliari e amici. Ci allontana gli uni dagli altri. Ha obbligato la chiusura di tante nostre imprese. Ha allontanato i nostri ragazzi dalla scuola e dai loro amici. Ha provocato nuove, gravi povertà. Ha creato disagi psichici di gravissima portata che necessiteranno di lungo tempo per poter essere curati. Soprattutto ha indebolito la nostra speranza. Per molti, purtroppo, tutto ciò ha rappresentato una ragione sufficiente per allontanarsi dalla vita quotidiana della Chiesa, dalla catechesi, dalla celebrazione eucaristica.               

Non sappiamo quando questa pandemia terminerà. Ora sta passando di mutazione in mutazione. Speriamo che le vaccinazioni, che hanno subito rallentamenti, possano in futuro essere decisive.
Durante questi mesi abbiamo assistito al lavoro intenso e talvolta eroico di moltissimi medici e operatori sanitari, all’assistenza di tanti famigliari. Abbiamo goduto della preghiera di molta parte del popolo cristiano, in primo luogo del Papa, che ci ha spinti a confidare in Dio.

Accanto a tutto questo, si è insinuata nelle nostre menti una forma subdola di materialismo ateo che ci ha fatto rivolgere alla scienza come all’unico approccio possibile per l’affronto del male. Mentre rinnoviamo il nostro grazie agli scienziati e ai ricercatori e li invitiamo a continuare nella loro opera, siamo assieme consapevoli che la scienza non detiene le chiavi ultime della vita: esse stanno in Dio, nostro Padre, che segue, guida e corregge la nostra esistenza. Benché Egli non sia l’origine del male, in questo mondo imperfetto, segnato dal peccato e dalla morte, Dio si serve del male per la nostra conversione, per richiamarci a ciò che è essenziale, a ciò che resta, alla vita che non finisce.

Chiediamo perciò a Lui, con animo filiale e insistente, la conversione dei nostri cuori e delle nostre giornate per ottenere dalla sua misericordia la fine della pandemia. Preghiamo al mattino e alla sera, in ogni famiglia e comunità, attraverso l’intercessione di Maria Santissima e di san Giuseppe, affinché cessi questo male e sia rinnovato il bene nella nostra terra e nelle nostre vite.

 

Suggerisco una preghiera che, per la sua brevità ed essenzialità, può essere recitata da soli o assieme a famigliari ed amici, appena alzati, prima di dormire o all’inizio del pranzo e della cena.

PER LA LIBERAZIONE DALLA PANDEMIA NELLA CONVERSIONE DEI CUORI

                                                                                                  A Te, Signore Onnipotente e Misericordioso,
rivolgiamo la nostra supplica:
allontana da noi il peccato
che ha fatto entrare la morte nel mondo.
Conduci a te i nostri cuori
e liberaci dalla pandemia che affligge le nostre esistenze
e quelle di tanti nostri fratelli e sorelle.
Ridonaci la gioia dell’incontro,
la fatica del lavoro,
la certezza della vita che non finisce.
Riaccendi in noi la sete e la gioia per i sacramenti
della Riconciliazione e dell’Eucarestia.
Aiutaci ad essere vicini a chi soffre.
Guarisci i nostri malati,
assisti in modo particolare i nostri ragazzi e le loro famiglie.
Dona a tutti la conoscenza di Te, Padre Creatore,
del tuo Figlio Salvatore
e dello Spirito Santo Consolatore.
Per l’intercessione di Maria Santissima
e di san Giuseppe, patrono della Chiesa,
ottienici presto questa grazia
che ti chiediamo con animo fiducioso e filiale. 

Gloria al Padre… (3 volte)