La nuova e ricca stagione MaMiMò al Teatro Piccolo Orologio

Il Teatro Piccolo Orologio è uno degli spazi più frequentati dai giovani reggiani, punto di riferimento nella valorizzazione della scena contemporanea, nella formazione degli attori e del pubblico, nel coinvolgimento di giovani talenti, nella relazione costante con il territorio, nella circuitazione delle compagnie.

Forte dei risultati ottenuti in questi anni, con un costante incremento di eventi e di pubblico raggiungendo a più di centodieci aperture con un totale di circa diecimila spettatori a stagione, oltre a importanti consensi di critica, il Centro Teatrale MaMiMò, che cura la gestione e la programmazione delle attività del teatro, porterà avanti anche quest’anno un progetto culturale di alta qualità, attraverso significative rappresentazioni di drammaturgia contemporanea.

La nuova stagione del teatro Piccolo Orologio, curata dall’associazione Centro teatale MaMiMò è stata presentata nella Sala Rossa nella sede municipale nel corso di una conferenza stampa tenuta dal sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi assieme a Maurizio Corradini direttore organizzativo del Centro Teatrale MaMiMò, Marco Maccieri e Angela Ruozzi per la direzione Artistica del Centro Teatrale MaMiMò. Sono intervenuti inoltre Veronica Capozzoli del Kolektiv Lapso Cirk, Rossella Cantoni presidente della Fondazione Sarzi, Pablo Solari regista della nuova produzione MaMiMo L’indifferenza, Emanuele Aldrovandi che firma la drammaturgia di un’altra produzione MaMiMo dal titolo La donna più grassa del mondo.

Nell’epoca delle società chiuse che qualcuno vuole propinarci come il miglior futuro che possiamo immaginare, Reggio Emilia – ha dettoil Sindaco Luca Vecchi – risponde diversamente: come città aperta, solidale e creativa, che vuole continuare a investire in un sistema di reti sociali e di comunità dove il protagonismo civico di un volontario di ottant’anni che cura un orto sta insieme e convive col lavoro quotidiano di un’associazione teatrale fatta di giovani professionisti”.

Il teatro MaMiMò – ha sottolineato il sindaco – è inoltre una delle tante realtà che hanno accettato di partecipare insieme al Comune alla costruzione di un progetto che ha al centro la rigenerazione dell’intero quartiere Santa Croce per portare lì la propria sede e le proprie attività. Il progetto è stato finanziato, per diciotto milioni di euro dal Governo, con la sottoscrizione di cento comuni davanti al Presidente del Consiglio per ottenere quei finanziamenti a cui noi abbiamo fatto seguito con tutti i progetti. Ci auguriamo che l’attuale esecutivo non fermi quest’iniziativa perché fermarla vorrebbe dire fermare la rigenerazione di un pezzo di città e fermare il protagonismo di tanti soggetti privati che si sono messi in gioco, prendendosi sulle spalle anche diversi rischi per collaborare e investire sul bene comune”.

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IL CARTELLONE

È necessario nutrire le anime e le coscienze con la grazia e con la gentilezza. In mezzo a tante urla, a tante forme di propaganda, la stagione 2018/2019 del Teatro Piccolo Orologio riporterà al centro del discorso teatrale il pensiero critico, declinato attraverso l’assunzione di tutti i più interessanti #puntidivista che solo l’arte può concedere allo spaesato vagabondo in cerca di sé, quando nulla sembra corrispondergli più. Quest’anno il cartellone sarà dedicato al dubbio, all’insicurezza, al socratico “sapere di non sapere”. Un teatro “incubatore” di trame culturali vive, punti di vista differenti, estimatore di disuguaglianze. Un teatro vivo e umano, un teatro che attraverso il valore artistico, l’impegno sociale, l’analisi del presente e l’intrattenimento intelligente diventa veicolo d’incontro e non ostacolo al “riconoscersi”.

In questa VII stagione alla guida del Teatro Piccolo Orologio e forte del riconoscimento del MiBAC come Impresa di produzione teatrale per la Sperimentazione e l’Innovazione la compagnia MaMiMò presenterà tre nuove produzioni che si andranno ad aggiungere alla rassegna Figure da Grandi, ad ospitalità di rilievo come quelle della compagnia Filodrammatici, del Teatro Franco Parenti con il pluripremiato drammaturgo Davide Carnevali e del Teatro della Tosse di Genova. Un cartellone indicativo di una vocazione di produzione e ricerca artistica su scala nazionale che da anni viene portato avanti a Reggio Emilia, con l’onere e l’orgoglio di continuare a crescere insieme al pubblico e alla città.

L’apertura della stagione sarà affidata ad un’anteprima nazionale, frutto di una collaborazione con il Dinamico Festival e del progetto Residenze del Centro Teatrale MaMiMò. Sabato 15 settembre, alle ore 21.30, la reggiana Veronica Capozzoli del Kolektiv Lapso Cirk porterà in scena 11, spettacolo di circo teatro che rientra anche nel cartellone del Fuori Dinamico. 11 porta sulla scena l’ossessione di una donna per la sua idea di controllo: l’effimera convinzione di poter gestire completamente se stessa e ció che accade attorno a sé. Si barrica contro l’imprevedibilità del Caso. Ma che accade se si arrende ad esso?

Il primo weekend di ottobre, dal 5 al 7, lo sguardo si volgerà sul teatro di figura e d’animazione con la III edizione della rassegna Figure da Grandi. Il Centro Teatrale MaMiMò, in collaborazione con l’Ass.ne 5T e la Fondazione Famiglia Sarzi, seguendo sempre la strada di innovazione e originalità tracciata dal patrimonio culturale e della poetica di Otello Sarzi e del “suo” TSBM, proporrà tre spettacoli per affascinare e coinvolgere il pubblico nella riscoperta del teatro di figura o di animazione per adulti.
Venerdì 5 ottobre, Mattia Zecchi, fra i più bravi e applauditi burattinai dell’ultima generazione, presenterà uno spettacolo di burattini della tradizione emiliana, FAGIOLINO E SGANAPINO GARIBALDINI. Partiti da Bologna, al seguito di Garibaldi, squattrinati e senza lavoro, i nostri eroi si sono messi in marcia animati da spirito patriottico (e anche dall’idea di guadagnare un po’ di denaro, per tirare avanti). Garibaldini strampalati, si trovano ora ad affrontare situazioni inattese e complicate. Ma pure loro avranno un posto nel farsi e nel disfarsi della Storia.

Sabato 6 ottobre, alle ore 21.00, NUOVO EDEN porterà in scena un puppet e due maschere per raccontare le trasformazioni sociali, urbane e di genere. Immaginate di addormentarvi per quindici anni, di risvegliarvi e tornare a fare un giro per le vostre città, cercando i luoghi impressi nella vostra memoria, le persone, le abitudini. Un viaggio di ricerca, muovendosi nelle trasformazioni sociali e urbane di una città contemporanea, in un itinerario che vede i luoghi, come territori fisici della memoria. Una produzione Chronos3 che vedrà in scena Jessica Leonello, che ne firma anche la drammaturgia – testo vincitore della menzione speciale al bando di Nuova Drammaturgia Tagad’Off 2017-, con la regia di Manuel Renga.

Domenica 7 ottobre, sempre alle 21, sul palco di via Massenet salirà LA SIRENETTA della compagnia Eco di Fondo che vedrà in scena Riccardo Buffonini, Giacomo Ferraù, Libero Stelluti, Giulia Viana. La Sirenetta parla di un’adolescente che per un gesto d’amore rinuncia alla sua stessa essenza (la sua coda) nel disperato tentativo di essere accettata, nel disperato tentativo di essere amata. La Sirenetta obbliga a riflettere sull’amore, quello più difficile, quello verso sé stessi ed il corpo che si abita. La celebre fiaba di Andersen, riletta come metafora dell’identità sessuale. Lo spettacolo ha ricevuto fin da subito il patrocinio di Amnesty International Italia e EveryOne group.

Il primo lavoro della compagnia MaMiMò che verrà presentata sarà L’INDIFFERENZA, coproduzione fra il Centro Teatrale MaMiMò e il Teatro i di Milano. Dal 2 all’11 novembre, lo spettacolo, testo e regia di Pablo Solari, con Luca Mammoli, Woody Neri, Valeria Perdonò, costringerà lo spettatore a prendere costantemente posizione su cosa sia vero e cosa sia falso, su cosa sia bene e cosa sia male; in una lotta metaforica tra il progresso della civiltà occidentale e la sua natura bestiale e sanguinaria. L’indifferenza è una una parabola sul valore della memoria e sull’esistenza del male, in cui i personaggi, tra vendette e ossessioni, si denudano delle proprie bugie, rimanendo da soli con la propria natura, imperfetta e pericolosa.

A dicembre verrà presentato lo spettacolo che, dopo il Festival Felicità Sostenibile. Eventi di spudorata propaganda a sostegno dell’ambiente, porterà avanti l’indagine e il lavoro che l’Associazione MaMiMò ha intrapreso per la salvaguardia dell’ambiente e sulla sensibilizzazione verso strutture economiche e sociali che non mettano a repentaglio il pianeta e ci avvicinino a forme di felicità più autentica.

Dal 7 al 16 dicembre, a portare in scena LA DONNA PIÙ GRASSA DEL MONDO, testo di Emanuele Aldrovandi, con la regia di Angela Ruozzi sarà la compagnia MaMiMò. In scena tre personaggi, l’ecologista, il capitalista e la donna più grassa del mondo si trovano ad affrontare un problema strutturale nella casa in cui abitano: una grossa crepa si è formata proprio nella stanza in cui vive la donna e rischia di mettere a repentaglio la tenuta della struttura. La situazione è critica, ma la donna non sembra intenzionata a spostarsi né a modificare il proprio stile di vita. All’interno di questa situazione metaforica i protagonisti dipingono un affresco sulla crisi ambientale che vive il pianeta Terra, la nostra “casa”, a causa del surriscaldamento globale generato dalle attività antropiche.

L’effettivo debutto dello spettacolo è collegato ad una campagna di crowfunding che potrà aiutare la compagnia MaMiMò a sostenere una parte delle spese di produzione. Tutte le informazioni e le specifiche per le donazioni si possono trovare sul sito www.ideaginger.it.

Prima di Natale, venerdì 21 dicembre, TROPICANA, produzione Teatro della Tosse di Genova, parlerà di tutti noi, riflettendo sugli aspetti più intimi dei legami familiari, sulle difficoltà dei rapporti tra genitori e figli e sui reciproci egoismi. Un testo di antitesi, che contrappone figli e genitori, positività e cinismo, una storia familiare attraverso gli occhi di una ragazza. Lo spettacolo è scritto da Irene Lamponi, con la regia di Andrea Collavino e vedrà in scena Elena Callegari, Cristina Cavalli, Irene Lamponi e Marco Rizzo.

Il 2019 si aprirà, l’11 e il 12 gennaio, con NESSUNA PIETÀ PER L’ARBITRO, testo di Emanuele Aldrovandi, produzione MaMiMò, con Filippo Bedeschi, Luca Mammoli, Federica Ombrato e Alessandro Vezzani, con la regia di Angela Ruozzi e Marco Maccieri. Lo spettacolo torna al Piccolo Orologio dopo un’estate che l’ha visto partecipare a molti festival dedicati alla nuova drammaturgia e al teatro contemporaneo, come Inbox – dove si è aggiudicato il terzo posto – e i Visionari del Festival Kilowatt di Sansepolcro, riscuotendo successi e lusinghiere recensioni. Il pubblico di Reggio Emilia potrà nuovamente apprezzarlo prima di una lunga tournée che lo porterà su e giù per l’Italia.

Una famiglia che vive per il basket. Una società post-ideologica, in cui sembra non riusciamo più a scegliere in base a principi di valore. Giuseppe, Moglie, Figlio, Arbitro: i protagonisti. Una partita rissosa, un fallo non fischiato e un braccio rotto. Queste le premesse che danno luogo alla situazione conflittuale in cui la triade si allea contro la figura dell’Arbitro. Tutto questo, passando da De Gasperi a Michael Jordan, da Togliatti a LeBron James, tra principi fondamentali e qualche tiro a canestro.

Il 27 gennaio, ritorna al Piccolo Orologio la compagnia dei Demoni, già apprezzatissima la scorsa stagione con L’invenzione senza futuro. Quest’anno porteranno in scena SUPER!, un progetto di Mauro Parrinello e Simone Schinocca, con Valentina Aicardi, Andrea Fazzari, Mauro Parrinello, Marco Taddei. I Supereroi esistono e sono qui in mezzo a noi. Come nei fumetti combattono il male per il bene di tutti. O quasi. Perché non è possibile volere il bene di tutti, in un mondo dove quelli che hanno tanto vivono sulle spalle di quelli che hanno poco. I supereroi esistono e vivono a Genino. Dove combattono per chi vive nella parte giusta della città, fra supereroi in erba e supercriminali in crisi, adoratori di vulcani e cuscini imbottiti.

Da giovedì 7 a sabato 9 febbraio, classico appuntamento con Shakespeare e le sue opere in lingua originale inglese. La compagnia Teatro delle Due metterà in scena uno dei classici del bardo, RE LEAR.

Da venerdì 1 a domenica 10 marzo, sul palco di via Massenet saliranno gli attori e le ombre della nuova coproduzione MaMiMò/Teatro Gioco Vita di Piacenza, LA MECCANICA DEL CUORE. Tratto dal libro omonimo di Mathias Malzieu, con l’adattamento e la regia Marco Maccieri e Angela Ruozzi e le ombre di Fabrizio Montecchi e Nicoletta Garioni, lo spettacolo porterà in scena le bizzarre avventure del piccolo Jack e dell’inventore e poeta Meliés. È il 1874, e nella notte più fredda del mondo, in una vecchia casa di Edimburgo, Jack nasce con il cuore completamente ghiacciato. La bizzarra levatrice Madeleine salverà il neonato applicando al suo cuore difettoso un orologio a cucù. La protesi è tanto ingegnosa quanto fragile e i sentimenti estremi potrebbero risultare fatali. L’amore, innanzitutto. Il cast dello spettacolo è in via di definizione.

Sabato 23 marzo la compagnia del Teatro Filodrammatici di Milano porterà in scena E INTANTO ENEA, ispirato all’ Eneide di Virgilio, testo e regia di Tommaso Amadio e con Alessandro Savarese, Daniele Vagnozzi. Quando si pensa all’Eneide uno dei primi confronti che viene da fare è quello con il viaggio di Ulisse. È noto che Virgilio si ispirò e attinse a piene mani dalla tradizione omerica ma, per quanto le analogie siano molte, altrettante sono le profonde differenze che dividono queste due storie. Negli ultimi anni si è spesso associato questi due poemi al dramma dell’immigrazione e nel caso dell’Eneide molte sono le finestre che si possono aprire, specialmente se lette oggi, alle luce delle contraddizioni di un’attualità che spesso ci sfugge e talvolta spaventa. In equilibrio tra video e musica rap, la scena è conquistata da due attori, alle prese con uno dei poemi più complicati e contraddittori della nostra cultura.

Con MALEDUCAZIONE TRANSIBERIANA, sabato 30 marzo, si indagherà il mondo della psicopedagogia dell’infanzia chiamando in causa Fourier, Marx, Brecht, Benjamin fino a Ronald Reagan.

La creazione di Davide Carnevali, uno dei giovani drammaturghi più interessanti nel panorama italiano contemporaneo – già tradotto in varie lingue e qui al suo debutto come regista -, vedrà in scena Fabrizio Martorelli, Silvia Giulia Mendola, Alberto Onofrietti, per una produzione Teatro Franco Parenti di Milano. Da Mary Poppins a Peppa Pig, da una Cenerentola postmoderna alle condizioni di lavoro di Holly e Benji, le fiabe e i cartoni animati plasmano per sempre la visione del mondo dei bambini. Ma quale ruolo giocano nelle politiche educative e commerciali? Si parla delle favole, delle filastrocche, dei cartoni animati, non più nati da sfoghi di fantasia, ma da un calcolo artificioso che impone mode e gusti.

In chiusura di stagione, da venerdì 5 a sabato 13 aprile, ci sarà la II edizione del festival FELICITÀ SOSTENIBILE. Eventi di spudorata propaganda a sostegno dell’ambiente. Continua l’impegno e il lavoro dell’Ass.ne Ma-mimò per la salvaguardia dell’ambiente, per sensibilizzare le persone sull’urgente e ormai conclamato che stiamo distruggendo e uccidendo la nostra unica casa, la TERRA. Incontri, laboratori, spettacoli ed eventi tematici anche per questa edizione cercheranno di risvegliare le coscienze e di trovare, insieme, la strada che possa condurre verso una felicità davvero SOSTENIBILE, per tutti.

I carnet per gli spettacoli in stagione saranno in vendita a partire da martedì 11 settembre.