La giornata Fai alla Pieve di Paullo

La FAI di Reggio Emilia ha scelto la Pieve di Paullo, come prima vista guidata nella fase 3 del post-Emergenza Covid avvenuta questa mattina.

La delegazione della FAI reggiana è stata accolta con molto entusiasmo. La visita guidata è iniziata con il saluto istituzionale di Don Carlo Castellini, dell’unità pastorale Madonna del Carobbio, con l’Arch Angelo Dall’Asta dell’ufficio diocesano beni culturali della Diocesi, il Sindaco di Casina Stefano Costi e l’assessore Annalisa Violi (una delle guide FAI), il maresciallo dell’Arma dei carabinieri della stazione di Casina Squillace, l’arch. Stella Ferrari della Protezione Civile di Reggio, noi della delegazione, il presidente dell’associazione Amici di Sordiglio e dell’Associazione Amici Omozzoli Parisetti, con la Prof Laura Artioli.

La millenaria Pieve di Paullo, che si trova sul belvedere sulle terre di Canossa dalla millenaria Pieve di Paullo, si erge in posizione sommitale, poco distante dai borghi medievali di Lezolo e Sordiglio, quale affaccio privilegiato per scoprire un magnifico Appennino, gustare la bellezza del paesaggio collinare, ascoltare la storia dei luoghi matildici, prendere contatto con una natura rigenerante da preservare.

La Pieve, dedicata a San Bartolomeo e menzionata per la prima volta nel 980 col diploma dell’imperatore Ottone II, è una delle più antiche della collina reggiana ed è un prezioso esempio di originale architettura romanica.

Il suo interno racchiude un’atmosfera di straordinario fascino, con la presenza di possenti colonne in pietra terminate da magnifici capitelli scolpiti con originali figure antropomorfe e decorati da raffinate foglie d’acanto, riccioli e volute, ispirazione dell’ars canusina.

Il sito della Pieve emoziona il visitatore per la vista sulla superba rupe di Canossa, in pieno contatto visivo con castelli d’epoca medievale, come Paullo, Paderna e Sarzano e a esclusivo dominio della valle del torrente Crostolo.

Nsr
(Foto di Fabio Zani)