La CGIL di Reggio Emilia sostiene la Casa Arcobaleno

La Camera del lavoro di Reggio Emilia sosterrà con un contributo, non solo economico, il progetto di Arcigay Gioconda Reggio Emilia, “Casa Arcobaleno”, che si propone di dare ospitalità a ragazze e ragazzi LGBT che si trovassero in condizione di estrema difficoltà a causa di discriminazioni dovute al loro orientamento sessuale.

CGIL e Arcigay intendono avviare un percorso di collaborazione che sostenga queste persone anche sul piano lavorativo e previdenziale, fornendo assistenza e orientamento anche attraverso l’accesso al sistema dei servizi CGIL.

“Di fronte a un progetto che guarda all’inclusione non potevamo che offrire il nostro sostegno, soprattutto in una fase storica che ha registrato l’affossamento di una norma di civiltà come il DDL Zan e che continua a vedere il moltiplicarsi di episodi di discriminazione e odio transomofobico” dichiara Cristian Sesena segretario generale della Camera del Lavoro di Reggio Emilia.

“Avere al proprio fianco la Camera del Lavoro di Reggio Emilia renderà l’opera di accoglienza della Casa Arcobaleno più efficiente e concreta – spiega Alberto Nicolini, Presidente del comitato reggiano dell’Arcigay – Le persone che verranno ospitate nell’appartamento intitolato a Pier Vittorio Tondelli potranno così contare sulla competenza del sindacato nel dirimere questioni lavorative e comprendere quali sono i propri diritti nel momento in cui si accede al lavoro. Cresce così una collaborazione che prosegue da anni, e che ha visto ad esempio la CGIL tra i primi convinti sostenitori del REmilia pride 2017”.

CGIL e Arcigay, appena le norme anti covid lo consentiranno, intendono avviare il loro percorso di collaborazione con un’iniziativa incentrata proprio sul tema delle discriminazioni nei luoghi di lavoro.