Nella splendida cornice del Teatro Ariston di Sanremo, si sta svolgendo in questi giorni il Festival “Sanremo Rock”, manifestazione musicale seguita con attenzione dai più importanti produttori discografici, manager e radiofonici. 250 band selezionate provenienti da tutta Italia stanno esibendosi per raggiungere il traguardo dei 16 finalisti alle semifinali che verrano comunicate questa sera.
Ieri si è esibita anche una band reggiana, “Maniglia AntiPanico”, nata circa tre anni fa. Componenti della band sono: Damiano Fontanili (Tastiere e Batteria) studente a Giurisprudenza e imprenditore agricolo; Davide Giangaspare (Voce e Chitarra), studente in “Comunicazione e media per le industrie creative” e tecnico teatrale; Edoardo Morra (Chitarra e Batteria) lavoratore in un laboratorio di pasta fresca. Le canzoni della band possono essere trovate nell’album (epopteia) pubblicato su spotify e tutti i distributori digitali.
La musica di Maniglia AntiPanico ha un repertorio molto diversificato che spazia dal rock al pop, all’elettronico con parte di cantautorato. “E’ nata da una sana voglia di fare musica -evidenziano i componenti della band-, di divertirsi e condividere tutto quello che sta intorno alla musica come l’amicizia, le emozioni e tutto il resto”.
La canzone scelta per partecipare a Sanremo Rock? “Considerato che avevamo 3 minuti e 30 per suonare -spiega Damiano Fontanili- abbiamo deciso di tagliare e unire due nostre canzoni (classico midley) così da riuscire a sfoderare il nostro asso nella manica, ovvero il passaggio di strumenti che solitamente facciamo tra una canzone è l’altra, ma questa volta abbiamo voluto strafare per impressionare!”.
“Maniglia AntiPatico” è un nome singolare per una band, ma rappresenta un significato profondo e un auspicio nell’affrontare le avversità della vita: “E’ nato in sala prove”, evidenzia Damiano. “Dovevamo ancora sceglierlo e uscendo dalla sala abbiamo notato sulla porta una Maniglia Antipanico. Questo è quello che per noi è la musica. Una Maniglia Antipanico che ci “salva” da tutte le situazioni negative del “mondo esterno”. Un concetto che cerchiamo di trasmettere attraverso la nostra musica appunto”.
Marina Bortolani, @nextstopreggio
