Isabella Albertini (FI): “Sciare in sicurezza è possibile”

La montagna è la principale vittima del lockdown natalizio perchè non si è pensato neanche per un secondo di garantire la stagione sulle nevi con procedure di sicurezza.
Le piste di sci sono all’aperto, funivie e seggiovie potevano essere utilizzate con sedili alternati e cabine contingentate, gli hotel osservare le medesime misure sperimentate durante l’estate nelle località balneari.

Bastava abolire il cosiddetto dopo sci nelle baite come già deciso dall’Austria a settembre per cercare di salvare il comparto più strategico dell’economia nazionale. Scelta invece la strada della chiusura, si devono garantire rapidamente ristori, poichè il mondo della montagna non è solamente passione sci e turismo ad ogni latitudine del nostro Paese, ma un’attività che produce lavoro e ricchezza per tante imprese e famiglie. Per scongiurare ampi movimenti di popolazione il Governo fa ricorso a divieti e limitazioni alla circolazione dei cittadini, quindi quale la logica di sacrificare questo comparto, che possa far credere alla promessa sul via libera dopo il 7 gennaio?

Questo governo mostra ancora una volta di essere afflitto da congenita avversione nei riguardi delle attività economiche dello sport e del divertimento. Siamo di fronte ad un neocomunismo o neocollettivismo triste paternalistico basato sul reddito di cittadinanza che vorrebbe garantire il necessario e negare il superfluo.
La non sostenibilità economica di questa visione governativa e’ a questo punto della storia l’accusa meno grave, si e’ sempre saputo che i ‘comunisti’ non sanno far di conto…

Isabella Albertini, Vice Coordinatore Provinciale Forza Italia