Iotti (Alternativa Civica Sant’Ilario): “L’Unione dei Comuni vittima degli errori commessi dai sindaci che l’hanno amministrata”

“Partiamo dai fatti. Attualmente l’Unione dei Comuni Val d’Enza accantona gli stipendi di sette dipendenti che non lavorano. Sono i licenziati o i sospesi a seguito delle indagini della magistratura sulla Polizia Municipale e sul Servizio Minori.

Si tratta di tre dipendenti della polizia Municipale, per un importo annuo stimato in 139.000 euro, e di quattro dipendenti dei Servizi Sociali, con un impatto annuale sul solo bilancio dell’Unione stimato in 70.000 euro. L’importo annuo complessivo a carico dell’Unione è di circa 209.000 euro.

Per quanto tempo l’Unione dovrà continuare questi accantonamenti? Non lo sappiamo, ma vista la lunghezza dei procedimenti giudiziari nel nostro Paese, sicuramente per molto tempo.

In questa situazione, come potrebbe l’Unione procedere a nuove assunzioni a tempo indeterminato, ad esempio per rafforzare la Polizia Municipale? Le assunzioni sono possibili solo se non mettono in discussione l’equilibrio di bilancio, ma sette stipendi sono già ipotecati dall’accantonamento per gli indagati, allontanati dal lavoro.

L’Unione rischia così di essere paralizzata, di non poter fare fronte anche alle esigenze più impellenti.

E’ questa la vera causa dei limiti nelle assunzioni, non generici vincoli di legge come dice il Presidente, oggi Palù, sindaco di San Polo, in rappresentanza degli altri sette sindaci dei comuni associati.

I vincoli di legge valgono per tutti, allora come mai l’Unione Bassa Reggiana, con una popolazione di poco superiore alla nostra, ha a disposizione 55 vigili, contro i nostri 26? Come mai la Bassa ha potuto partecipare al concorso regionale per l’assunzione di nuovi vigili e la Val d’Enza no?

L’attuale situazione non è dovuta a un destino avverso, è la conseguenza del mancato controllo sui servizi da parte dei sindaci che hanno amministrato L’Unione. Gli scandali che hanno coinvolto entrambi i servizi a contatto con il pubblico hanno avuto anche questa pesante conseguenza economica.

Una forza politica di maggioranza responsabile non dovrebbe nascondersi dietro alibi inesistenti, ma valutare con oggettività e senza fini di parte una situazione insostenibile. Dovrebbe dire realmente come stanno le cose e confrontarsi in modo aperto anche con le minoranze.

Diciamolo chiaramente, ci può essere un futuro accettabile per una Unione delegittimata dagli scandali e immobilizzata dal punto di vista economico? Non occorrono cambiamenti radicali?

Su questo tema la Regione si è sempre nascosta, pur avendo un ruolo fondamentale nella promozione e nella regolamentazione delle Unioni. E’ ora che la Regione entri in campo, assumendosi le proprie responsabilità politiche.

La situazione dell’Unione dei Comuni Val d’Enza è insostenibile e non si può più fare finta di niente”.

ALBERTO IOTTI, consigliere dell’Unione, lista Alternativa Civica di Sant’Ilario