Intervista a Federico Pizzarotti, capolista alle Europee per “+ Europa e Italia in Comune”. “Io flirto con il PD? E’ il contrario”. Poi elogia la collaborazione con Reggio Emilia e Luca Vecchi

Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma e fondatore del movimento politico “Italia in Comune” è candidato alle Elezioni Europee per “Più Europa-Italia in Comune”. Pizzarotti nei prossimi giorni sarà in territorio reggiano: incontrerà i cittadini a Bagnolo in Piano martedì 14 maggio alle ore 20.45 presso il Teatro Gonzaga. Alla serata parteciperanno anche Luca Vecchi, Valerio Federico, Layla Yusuf e William Punghellini.

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Federico, il giorno in cui ha presentato la sua candidatura come Capolista nel nord est alle elezioni Europee nella lista che unisce “Italia in Comune” e “Più Europa” ha detto che è al servizio di un progetto. Può illustrarcelo?

Sì, sono al servizio di un’idea: un’Italia più forte in un’Europa unita. C’è chi vuole imitare la Brexit e i suoi disastri, come i sovranisti, e chi vuole cambiare l’Europa che non funziona ma mantenendola unita. Le tre parole d’ordine sono: lavoro, diritti e sviluppo sostenibile. Serve uno Statuto Europeo dei lavoratori che tuteli chi ha già un lavoro e dia opportunità a chi non ce l’ha, garantendo un salario minimo. Secondo: i diritti stanno regredendo, Salvini pensa all’Ungheria. Io penso invece ai diritti civili che stiamo difendendo a Parma, dobbiamo farlo in tutta Europa. Terzo: dobbiamo creare sviluppo delle città e del Paese, ma questo può avvenire solo se lo faremo andare di pari passo con la tutela dell’ambiente.

C’è davvero bisogno di “più Europa”?

C’è bisogno di maggiore unità. Oggi l’Italia è un Paese in recessione che conta 60 milioni di abitanti. Qualcuno mi spiega come può, da sola, competere contro colossi di centinaia di milioni di abitanti e in crescita economica come Cina, Usa o India? Uniti si vince, divisi si perde.

Se sarà eletto dovrà scegliere fra il ruolo di Europarlamentare e quello di Sindaco di Parma. Cosa sceglierà?

Nel 2020 Parma sarà Capitale Italiana della Cultura, ci tengo a questo appuntamento perché la cultura crea crescita, sviluppo e ricchezza per il nostro territorio. Ho messo le mie competenze e il mio impegno al servizio di un’idea. Chi vota me e scrive il mio nome, vota l’idea.

Nella scelta di “Italia in Comune” di correre insieme a “Più Europa”, quando sembrava ormai fatto l’accordo con i Verdi, hanno influito i sondaggi?

Abbiamo provato a unire due mondi distanti: i Verdi e +Europa. Purtroppo le differenze erano di più che le convergenze, perciò abbiamo fatto una scelta. Nonostante questo facciamo tutti parte della famiglia europeista, ovvero di chi si sente italiano d’Europa ed europeo d’Italia.

E’ vero che “flirta” con il PD?

È vero il contrario, il Pd vorrebbe flirtare con me. Non bado alle sigle ma alle idee, ai progetti e alle risposte concrete che la politica mette in campo e al servizio del cittadino. Mi riconosco nel centrosinistra, ma ho abbastanza autonomia da ammettere quando il centrosinistra sbaglia o fa cose sbagliate.

Cosa pensa del candidato sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi? E di Rossella Ognibene, sostenuta dal M5S?

In questi anni Parma e Reggio Emilia sono state città amiche e alleate, dopo che per anni si sono guardate con diffidenza. Parma sarà Capitale Italiana della Cultura ma ha già detto che condividerà questo successo con Reggio Emilia e Piacenza. Questo è fare davvero politica: dialogare e mettersi al servizio delle proprie comunità. Mi auguro per i reggiani che quest’alleanza possa continuare a lungo. Purtroppo con 5 stelle e Lega temo un disfacimento di tutto quello che abbiamo costruito fino ad oggi.

Marina Bortolani, @nextstopreggio