Intervista a 360 gradi a Luca Vecchi, candidato sindaco di Reggio Emilia sostenuto da Pd, Reggio È, Fare, Immagina Reggio, Refutura e +Europa 2. Progetti realizzati e città futura

Luca Vecchi, 46 anni, sposato con un figlio, è candidato sindaco di Reggio Emilia alle elezioni comunali del 26 maggio. Sindaco uscente, è sostenuto da sei liste: Pd, Reggio È, Fare, Immagina Reggio, Refutura e +Europa. Luca Vecchi svolge la professione di dottore commercialista. Una volta laureato, ha avviato un’attività professionale in proprio e l’ha mantenuta sino a quando i reggiani l’hanno eletto sindaco, cinque anni fa. “Da sindaco ho lavorato tanto: un impegno di tipo esclusivo che mi ha tenuto occupato tutti i giorni, come un ruolo così importante impone e merita. È stato un grande onore per me poter guidare la città di Reggio Emilia”. In gioventù è stato atleta di mezzofondo, esperienza che ha poi portato avanti prima come allenatore di giovani talenti, poi come dirigente e organizzatore di manifestazioni sportive e di società di atletica leggera. NextStopReggio l’ha intervistato.

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Luca, da sindaco uscente, quali sono state le principali promesse mantenute che lei assicurava agli elettore nel 2014?

Dalla diminuzione delle rette dei nidi all’appalto ormai imminente della Bretella di Rivalta, dall’abbattimento del muro di viale Ramazzini per il quale sono in via di assegnazione i lavori, all’opera per far diventare la tangenziale di Fogliano realtà direi che sono stati molti gli impegni mantenuti. Vorrei però aggiungere che tanto che non era stato messo in cantiere poi s’è ottenuto lo stesso. Penso alla Tangenziale nord, all’ampliamento del Palasport di via Guasco, ai 14 milioni per la Reggia di Rivalta, all’Arena della musica ormai ai nastri di partenza e all’approdo di Palomar a Reggio.

Cosa invece non è riuscito a mantenere e perchè?

La crescita impetuosa della stazione Mediopadana è andata al di là di ogni aspettativa. Sia chiaro: questo è un bene per la città, è una storia di successo straordinario. Le opposizioni dicevano che saremmo rimasti a 6 treni al giorno e siamo a 60, sostenevano che sarebbe stata una cattedrale nel deserto e siamo ormai stabilmente a 4mila viaggiatori giornalieri. Noi abbiamo aggiunto centinai di posti auto ma è evidente che una polarità strategica in così forte decollo avrà bisogno nel prossimo futuro di una nuova alleanza pubblico-privato per accompagnarne il percorso.

Stazione Mediopana Reggio Emilia

Fin che erano pubblicabili, i sondaggi nazionali, chi più chi meno, accreditavano una Lega molto forte: lei lo percepisce alle comunali tutto questo vento nella “rossa” Reggio Emilia?

Io credo che i reggiani siano persone esigenti e attente. Che guardino ai candidati e chiedano loro idee concrete e progetti, non solo slogan o sparate qualunquiste. Penso altresì che Reggio sia orgogliosa delle proprie radici, del proprio essere città Medaglia d’Oro della Resistenza con diritti e libertà garantiti. Questa non è una città in cui funzioni granché fare i fenomeni, farsi fare una foto con un mitra in mano il giorno di Pasqua o togliere il pasto della mensa scolastica a un bambino la cui famiglia è in difficoltà economiche.

Cosa cambierà nel secondo mandato di Luca Vecchi rispetto al primo?

Inevitabilmente molte cose: usciamo da 10 anni in cui la costante è stata la crisi economica e ne usciamo con i fondamentali in ordine. Penso alla scuola e alla sanità innanzi tutto, che sono e rimangono due grandissime eccellenze del nostro territorio. Come ho accennato saranno anni di cantieri importanti che risolveranno nodi strategici della viabilità, ma io penso anche che i prossimi cinque anni debbano essere dedicati moltissimo all’ecologia e alla sostenibilità da un lato, all’attrazione di nuovi talenti e di nuove imprese dall’altro. Il binomio università, con la terza sede al Seminario, e lavoro, con il progetto del Parco Innovazione ma non solo, deve essere l’asset attorno al quale costruire un progetto di progresso ulteriore per tutta Reggio.

Parco Innovazione

Uno dei problemi più sentiti è quello della sicurezza: lei cosa ha fatto in questi cinque anni?

Diverse cose, concrete, sapendo che è un tema delicato sul quale più che fare proclami funziona il lavoro concreto, cocciuto e tenace. Abbiamo sostituito tutto il sistema di videosorveglianza in centro storico e nella zona stazione, proprio in questi giorni cominciano ad arrivare la videosorveglianza e le telecamere Ocr nei quartieri, da Canali a Fogliano a Due Maestà. Abbiamo avviato l’iter per portare la nuova sede della Polizia Municipale in zona Stazione, abbiamo assunto decine di agenti. Soprattutto abbiamo coinvolto migliaia di cittadini nei gruppi di controllo di vicinato – una ventina circa – che, in connessione con le forze dell’ordine, hanno svolto un lavoro straordinario, impagabile.

Che tipo di campagna elettorale sta svolgendo?

In giro per la città, a piedi, fra le persone. Negli ultimi mesi ho visitato fra centro storico, quartieri, ville storiche e frazioni oltre 50 diversi ambiti di Reggio. Mi sono fermato a parlare con le persone, ho ascoltato suggerimenti, idee per il futuro. Ho fatto tanti incontri, da appuntamenti con centinaia di persone ad altri più ristretti da poche decine. La mia amministrazione ha avuto in questi cinque anni una parola chiave: co-progettazione. Questo è un dato di coerenza che rimarrà anche in futuro. Chi ha idee positive per Reggio è giusto che le esprima ed è un dovere nostro provare a verificare se sono realizzabili, con che tempi, con che costi, con che coinvolgimento da parte di tutti.

Luca Vecchi a una festa con i residenti del quartiere Compagnoni

Tra i suoi avversari qual è quello che a suo avviso sta facendo la campagna migliore?

Credo ci sia un tema di rispetto per tutti i miei avversari che fa sì che non siamo noi a dare i voti agli altri, e viceversa. Ognuno fa quel che crede giusto, nelle modalità che ritiene corrette.

Quali saranno i tre progetti simbolo della giunta Vecchi 2019-2024?

La progettazione del tram Rivalta-Mancasale e una superciclabile da nord a sud per spostare più traffico possibile da mezzi inquinanti all’elettrico e a mezzi sostenibili, per ridurre i tempi di percorrenza casa-lavoro. Un grande piano per aumentare ulteriormente le già ottime performance di nidi e scuole dell’infanzia, combattere l’abbandono scolastico e al tempo stesso proseguire con l’abbattimento delle rette e intervenire sull’edilizia scolastica.Un lavoro che partendo dagli stili di vita, dall’offerta culturale, dalla valorizzazione della nostra agricoltura, si traduca in occasioni di promozione della città in Italia e all’estero, in indotto turistico. Reggio può diventare ancora più attrattiva per persone ma anche aziende che guardano a noi da fuori provincia e da fuori regione.

Luca Vecchi alla scuola primaria Lepido per l’inaugurazione dell’anno scolastico 2018/2019

Diritti e opportunità a Reggio Emilia, quanto è importante investirci?

Credo davvero che Reggio debba continuare a mettere la testa su diritti e opportunità per tutti. Dal progetto Reggio Emilia città senza barriere, a percorsi formativi qualificanti per chi entra nel mondo del lavoro e per chi deve ricollocarsi, noi siamo comunità nel momento in cui non lasciamo indietro nessuno. Questo vuol dire occuparsi degli anziani soli, dei giovani senza famiglia, di chiunque sia in difficoltà. Sembra un dato di retorica invece è l’essenza stessa che distingue chi vuole espellere dalla società gli ultimi, e chi invece sa che ognuno di noi, in quanto essere umano, ha diritto a una possibilità, a non essere escluso, emarginato, odiato. C’è scritto nella Costituzione italiana, per chi ancora la legge e ci crede.

Marina Bortolani, @nextstopreggio.it