“Fankulo Reggio Emilia!”, insorgono i filo-israeliani, “Consiglio comunale disinformato e razzista. Pubblicate questa foto!”

Fankulo Reggio Emilia”, “Come reagirebbero se avessero chi gli lancia missili su gente innocente? Chi è al sicuro degli altri non si cura”, “Il consiglio comunale si informi bene prima di parlare a sproposito!! Disinformato e razzista!”, “Ma come si permettono questi pidioti del c…?”…. Sono solo alcuni degli sfoghi di donne e uomini filo-israeliani affidati al web e ai vari gruppi facebook a seguito della Mozione approvata dal Consiglio Comunale di Reggio Emilia in cui si invocava “un’indagine internazionale per l’utilizzo smisurato dell’esercito di Israele ai danni dei civili in Palestina” (leggi qui).

Fra i vari gruppi Facebook in cui si è discussa la mozione emergono “Noi che amiamo Israele 2”, Hatikvah-Speranza d’Israele” e “Ebraismi culturali”.

Simpatizzanti di Israele e della cultura ebraica non fanno sconti a Reggio Emilia che attaccano duramente accusando i reggiani di ignoranza, come Marco P.: “Gaza non è sotto occupazione da parte di Israele che se n’è andata da anni. Ma i firmatari di questa mozione lo sanno o fanno finta di non saperlo? E poi secondo loro chi attacca il confine con bombe, molotov e sassi, pensa che si tratti di manifestazioni pacifiche? Se lo pensano veramente auguro vivamente che le facciano sotto la loro casa”, mentre Gaetano M. ricorda le vittime israeliane: “A pochi chilometri oltre il confine in Siria sono stati uccisi 500000 persone si faccia indagine internazionale”.

“Gli ex, post o neocomunisti, non riescono a staccarsi dal loro ingombrante e vergognoso passato”, scrive Raffaele DA, mentre Umberto R. trova ipocrita difendere gli ebrei limitatamente a quelli vittime dell’Olocausto: “Ricordare gli ebrei solo per l’Olocausto, senza riconoscere a Israele il diritto alla difesa è la più grande ipocrisia della cosi detta sinistra. Equivale a sostenere che l’ebreo buono è quello morto.”

Qualcuno -pochi per la verità- ci ride sopra, come Emanuele D. “Già me li immagino al Mossad e al Ministero della difesa di Israele: “Ok ragazzi, lasciate perdere Hamas, Hezbollah, le atomiche iraniane e i caccia Russi che ci svolazzano al confine, abbiamo un GROSSO problema oggi: il consiglio comunale di Reggio Emilia ci ha votato una mozione contro!”Ahahahaahah!”.

Infine è giunta in redazione una nota (ndr, da parte di una donna filo-israeliana) invocante par condicio, chiedendo di far sapere cosa ne pensano gli israeliani che ogni giorno vivono in quella terra e rendendo pubblica l’immagine inviata con il titolo “L’ultima “invenzione” palestinese dei violenti rivoltosi al confine di Gaza: palloni esplosivi con luci e giocattoli attaccati per attirare e mutilare bambini innocenti in Israele”.

La foto è pubblicata in un servizio di StandWithUs (SWU) (leggi qui) che ha all’attivo 1.227.815 follower.

StandWithUs (SWU) (“Stai con noi”) è un’organizzazione internazionale per l’istruzione israeliana senza scopo di lucro fondata nel 2001 “in risposta alla disinformazione (e alle scarse informazioni) che circondano il conflitto in Medio Oriente e l’inappropriato linguaggio spesso antisemita usato su Israele e / o sul popolo ebraico in tutto il mondo. StandWithUs ha attratto oltre 120 dipendenti incredibili e migliaia di volontari in tutto il mondo che amano Israele e vogliono aiutare a combattere l’antisemitismo”.

“StandWithUs è dedicato all’educazione di persone di tutte le età su Israele e alla lotta contro l’antisemitismo e l’estremismo che spesso distorce i problemi -scrivono gli organizzatori sul sito standwithus.com-. Crediamo che la conoscenza dei fatti correggerà i pregiudizi comuni sul conflitto arabo-israeliano e promuoverà discussioni e politiche che possono contribuire a promuovere la pace nella regione. Attraverso materiali di stampa all’avanguardia, relatori, programmi, conferenze, missioni in Israele, campagne, social media e altre risorse internet, compresi film educativi, ci assicuriamo che la storia dei successi e delle sfide di Israele sia raccontata nelle scuole medie, nelle scuole superiori, campus universitari e nelle comunità di tutto il mondo”. Con sede a Los Angeles, StandWithUs ha diciotto uffici e capitoli in tutti gli Stati Uniti, Canada, Israele e nel Regno Unito. Ospitiamo anche programmi in Sud Africa, Cina, Europa e Australia.

Marina Bortolani, @nextstopreggio