Indagine Congiunturale Unindustria Reggio Emilia: dati ultimo trimestre 2022 e previsioni primo trimestre 2023

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Roberta Anceschi

Secondo la rilevazione trimestrale condotta dall’Ufficio Studi di Unindustria Reggio Emilia, nel quarto trimestre del 2022 il quadro globale è tornato a peggiorare.

La produzione industriale ha subito una leggera flessione per effetto dei costi ancora elevati dell’energia, dell’indebolimento della domanda e dell’incertezza connessa con la prosecuzione della guerra in Ucraina.

Continua a peggiorare, in misura molto marcata, la redditività, le imprese sono strette tra costi in crescita (energia, ma non solo) e l’impossibilità di scaricare gli aumenti sui clienti.

Negli ultimi tre mesi del 2023, la dinamica del portafoglio ordini è risultata nel complesso negativa, con l’eccezione della componente estera.

L’occupazione presenta invece una situazione prevalentemente di stabilità.

Le previsioni per il primo trimestre del 2023 hanno carattere indicativo, dato il contesto di forte incertezza connesso soprattutto con l’evoluzione del conflitto russo-ucraino.

Le attese sulla produzione registrano un miglioramento rispetto al trimestre precedente: il 29% prevede un aumento dell’attività, mentre il 16% una diminuzione.

Tendenza analoga per gli ordini, con un andamento atteso migliore per la componente estera.

Restano prudenti le attese sull’occupazione, che dovrebbe continuare a crescere.

 

 

2022

I trimestre

II trimestre

III trimestre

IV trimestre

Produzione industriale

9,5

4,3

1,4

-0,4

Fatturato

10,2

11,5

5,4

5,4

Fatturato interno

10,7

9,8

4,7

2,7

Fatturato estero

10,1

13,6

8,0

7,8

Occupazione

3,1

2,7

1,4

2,1

 

Roberta Anceschi, Presidente Unindustria Reggio Emilia, commenta: “Stiamo vivendo una fase di eccezionale incertezza. Gli sviluppi della guerra e dell’emergenza energetica vanno oltre qualunque ragionevole previsione. L’inflazione pesa su consumi e potere d’acquisto e non può dirsi ancora sotto controllo, nonostante gli interventi delle banche centrali. Le imprese reggiane continuano a dimostrare una grande capacità di reazione e adattamento ad una situazione geopolitica ed economica estremamente incerta, continuando ad investire e cercando nuove opportunità anche in questa situazione di crisi“.