Inchiesta sugli appalti pilotati: la Presidente del Tribunale Beretti e il giudice Ghini incompatibili. Slitta il processo

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Cristina Beretti, Presidente Tribunale Reggio Emilia

Inizia con un rinvio al 21 dicembre il processo sui presunti appalti pilotati nel Comune di Reggio Emilia per un valore complessivo di 27 milioni di euro: la fetta più grossa (25 milioni di euro) riguarda la gestione della sosta a pagamento, trasporto scolastico e controllo ztl affidato a Tea di cui faceva parte Til. Poi l’appalto per 950 mila euro per il ripristino della sicurezza stradale a seguito di incidenti; 850 mila euro per la gestione del nido “Maramotti”; 60mila euro per servizi legali; 300mila euro per consulenza assicurativa e brokeraggio.

Il rinvio è dovuto al fatto che due giudici su tre sono incompatibili: la Presidente del Tribunale Beretti e il giudice Ghini in quando si erano già espressi su alcune questioni preliminari.
La presidente Cristina Beretti si era infatti espressa in via cautelare sul sequestro di cellulari e altro materiale, mentre in fase di indagini preliminari Giovanni Ghini aveva autorizzato le intercettazioni al centro dell’impianto accusatorio della Procura fra il 2016 e il 2017.
A sollevare la questione la stessa Presidente del Tribunale Beretti. Tecnicamente, a seguito di pronunce della Cassazione poteva svolgere comunque il ruolo di Giudice nel processo sui presunti appalti pilotati nel comune di Reggio, ma ha preferito sollevare l’incompatibilità.

Il processo che, salvo altri intoppi, inizierà il 21 dicembre vede 20 imputati fra dirigenti, ex dirigenti, liberi professionisti e un ex assessore che dovranno rispondere delle accuse formulate nell’inchiesta condotta dai pm Valentina Salvi e Giulia Stignani, e rinviati a giudizio dal gup Andrea Rat.
L’inchiesta ebbe origine da un’indagine sull’iter degli appalti deliberati dal Comune fra il 2016 e il 2019 che secondo la Procura sarebbero stati fatti “su misura”, ovvero destinati a soggetti precedentemente scelti e favoriti che erano “sotto la stessa bandiera” (ndr, politica).
Fra i testimoni al processo anche il Sindaco Luca Vecchi, l’assessore Raffaella Curioni, l’ex Sindaco Graziano Delrio.