“In ritardo i lavori sulla scuola “Calvino” di Calerno. Si prolungano i disagi per ragazzi e famiglie”

E’ ormai praticamente certo che i lavori di miglioramento sismico della scuola “Calvino” di Calerno si prolungheranno anche all’anno scolastico 2020-2021. Il programma dei lavori approvato dalla Giunta Comunale, infatti, è già saltato.

Si ipotizzava che i lavori iniziassero lo scorso primo settembre e finissero il 31 luglio del prossimo anno. Finora non è stata resa nota nemmeno l’aggiudicazione all’impresa vincitrice della gara, poi dovranno seguire altri atti amministrativi, a partire dalla stipula del contratto.

Quando inizieranno davvero i lavori? Non si sa, e sono già stati persi almeno due mesi.

Il problema è che la Giunta non ha considerato quest’opera una priorità assoluta, benché comporti evidenti e pesanti disagi per le famiglie di Calerno e per tutto il plesso Munari. Gli adempimenti burocratici sono noti ma, nonostante l’insediamento della nuova Giunta tutto è rimasto inspiegabilmente congelato.
Per comprendere che ci troviamo in una fase di stallo, ci basta ripercorrere le date dell’iter burocratico.

L’incarico per la redazione del progetto è del 18 maggio 2016. La comunicazione ufficiale della concessione del finanziamento dell’opera da parte della Provincia è del 2 febbraio 2018. La Giunta approva il progetto definitivo il 16 maggio 2019, comprensivo del programma di esecuzione dei lavori. Il 14 giugno 2019 prende avvio la procedura di appalto per la realizzazione dell’opera. E la previsione rimane di aprire il cantiere il primo settembre… .

Per quale motivo i lavori sono in ritardo? Come abbiamo visto, non siamo di fronte a un improvviso fulmine a ciel sereno, si sapeva da tempo che l’opera era realizzabile e quali passi amministrativi erano necessari.

All’origine del ritardo sono la smania elettorale di coprire qualsiasi esigenza, senza fissare alcuna priorità, senza calendarizzare gli interventi, e la tradizionale superficialità con cui si affrontano i problemi nel nostro Comune.

L’assessore alla pubblica istruzione ostenta ottimismo: evidentemente non le è bastata l’esperienza dei lavori alla scuola dell’infanzia Fiastri. Provi a riguardare le carte e a confrontarle con quanto è avvenuto nella realtà: una grande differenza di tempi, che ha portato all’ingresso dei bambini in tempi molto più lunghi del previsto, con i lavori non conclusi e senza collaudo della struttura. Anche in questo caso, una settimana prima delle elezioni, per poter alzare un falso trofeo.

Se il periodo di disagio nel caso “Calvino” si estenderà nel tempo, ci auguriamo almeno che vengano affrontati i problemi dei trasporti e della mensa: riteniamo siano atti dovuti nei confronti dei ragazzi e delle famiglie. E ci auguriamo che questa volta non intervengano le solite e fantomatiche “difficoltà burocratiche”.

ALTERNATIVA CIVICA per Sant’Ilario e Calerno