In Cattedrale si ricorda il Vescovo Beniamino Socche a 54 anni dalla morte

Ricorre quest’anno Il 54° della morte del vescovo Beniamino Socche, avvenuta il 16 gennaio 1965. Guidò la diocesi di Reggio Emilia per 19 anni, dal secondo dopoguerra al Concilio Vaticano II, e ordinò 196 sacerdoti diocesani.

L’anniversario verrà ricordato mercoledì 16 gennaio, nella cripta della Cattedrale, nella celebrazione eucaristica presieduta alle ore 8.00 dal canonico Augusto Gambarelli, archivista diocesano, e nella Santa Messa che don Giuseppe Dossetti, vicario urbano e parroco dell’U.P. Santa Maria Maddalena, celebrerà alle 10.30. Al termine di questa liturgia i sacerdoti e i fedeli si recheranno presso la cappella della Madonna Pellegrina, dove il vescovo Socche è sepolto.

Nato a Vicenza il 26 aprile 1890 e ordinato sacerdote nel 1913, mons. Socche svolse il suo ministero pastorale nella diocesi berica: dapprima cappellano a San Pietro in Gu, poi arciprete di Arcole, di Marostica e di Valdagno. Il papa Pio XI lo elesse il 4 febbraio 1939 vescovo di Cesena, dove rimase sino al 1946, quando Pio XII lo chiamò a succedere nella nostra diocesi a mons. Eduardo Brettoni, spentosi il 13 novembre 1945.

Fede adamantina, intensa vita spirituale, vivo amore per la verità, desiderio di far conoscere anche ai più lontani il messaggio cristiano, formazione e valorizzazione dei laici di Azione Cattolica che in quegli anni raggiunse decine di migliaia di iscritti, profonda devozione mariana, forte sostegno al CSI e alle associazioni laicali e professionali, costruzione del nuovo seminario, fondazione del settimanale diocesano “La Libertà”, istituzione della Mensa del Povero hanno contraddistinto l’episcopato reggiano di mons. Socche, il cui motto era “in virtute pax”.

La figura imponente del vescovo Beniamino, la voce stentorea, lo sguardo penetrante, il discorso profondamente ispirato, il piglio deciso con cui impugnava il pastorale rimasero immediatamente impressi in tutti, sin dal primo incontro con la città celebrato nella piazza del Duomo il 12 maggio 1946.
Il vescovo Socche fu soprattutto un Pastore intrepido, schierato a difesa del suo clero e dei suoi fedeli sino all’estremo.

Gar