In bici per ricordare il prete reggiano che durante la guerra salvò ebrei, fuggiaschi, soldati. È una gara ciclistica dal forte valore storico quella in programma domenica fra Cavriago e Quara di Toano, organizzata da Istoreco e Uisp Reggio Emilia.

Al centro, la figura di don Enzo Boni Baldoni. Sacerdote nato a Cavriago nel 1906, dal 1938 al 1945 è stato parroco a Quara di Toano, in Appennino. Negli anni della guerra, ha accolto e nascoste tante persone in fugra. Fra loro, un gruppo di ebrei, Enzo Modena, la moglie Ester e i due figli Vittorio e Bruno, sfollati da Milano. Durante un rastrellamento, i tedeschi catturano Ester e la rinchiudono a Ciano, senza però sapere che si tratta di un’ebrea, grazie ai documenti falsi con cui la donna gira. Don Enzo, dopo una lunga trattativa, riesce ad ottenere il rilascio di Ester, muovendosi con grande cautela, e tenendo contatti solo con alcuni comandanti partigiani.

Un atteggiamento che crea sospetti pure fra i resistenti della montagna, e solo dopo la guerra un’indagine della Corte d’Assise straordinaria di Reggio svelerà il vero ruolo del sacerdote. Un primo riconoscimento è nel 1955, da parte delle comunità ebraiche italiane. Nel 2002 lo Yad Vashem, il memoriale per l’Olocausto di Gerusalemme, lo nomina “Giusto fra le Nazioni”, il riconoscimento dedicato ai non ebrei che durante la guerra salvarono la vita a persone di origine giudaica.

Quest’anno, l’omaggio di Istoreco e Uisp in vista di una serie di ricorrenze. Ora arriva questo omaggio, in un anno speciale. Nel 2018 il Viaggio della Memoria di Istoreco che ha portato oltre mille studenti a Auschwitz/Birkenau era dedicato i Giusti fra le Nazioni. Il Giro d’Italia iniziato poche settimane fa è partito da Gerusalemme, come tributo a Gino Bartali, un altro giusto: il grande campione toscano fra il 1943 e il 1944 ha operato come corriere, girando con documenti falsi nascosti nella sua bici, carte usate per far espatriare tanti ebrei.

Ora l’omaggio di domenica 20 maggio. La gara inizierà e finirà a Cavriago, a Quara è prevista la “Cima Coppi” del raduno. Quella Quara in cui Don Enzo ha scritto la sua storia salvando tante vite.

Il ritrovo è alle 7.30 a Cavriago, al parco intitolato proprio a don Boni Baldoni a fianco della chiesa di San Nicolò. Da lì partiranno due percorsi. Quello breve condurrà a Castelnovo Monti e tornerà indietro. Quello più lungo e impegnativo arriverà sino a Quara prima del rientro. Sono previsti punti ristoro in luoghi importanti della storia della seconda guerra mondiale nel reggiano. A Vetto come ricordo della strage di Legoreccio, a Quara e alla Bettola. A Quara ci sarà una breve sosta nella sede della Pro Loco intitolata a don Enzo.