Importante operazione della Polizia di Stato: arrestati presunti trafficanti di cocaina

La Polizia di Stato di Reggio Emilia ha arrestato tre presunti trafficanti di cocaina molto attivi in città.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia, dott.ssa Salvi (nella foto qui a fianco), sono partite nel 2017 a seguito dell’arresto, in flagranza di reato, di un ventunenne albanese sorpreso a detenere oltre 200 grammi di cocaina (guarda qui il video a cura della Polizia di Stato).

L’attenzione della Squadra Mobile si era focalizzata, in particolare, sul fatto che il 21enne fosse appena arrivato in Italia, non avesse, formalmente, contatti in Reggio Emilia e, nonostante questo, fosse riuscito, in pochi giorni, ad avere disponibilità di telefoni, alloggio ed un quantitativo così rilevante di droga. L’ipotesi investigativa era quella che il giovane agisse in concorso con qualcuno che ne coordinava le mosse.

Le indagini, protrattesi per alcuni mesi, hanno permesso di fare su un vasto traffico di sostanza stupefacente tipo cocaina in Reggio Emilia. In particolare venivano individuati alcune utenze dedicate all’attività di spaccio che, però, venivano passate, in consegna, a vari utilizzatori che, per così dire, ereditavano l’attività di spaccio.

Nel corso delle indagini veniva individuato Berisha X. come punto di riferimento dei alcuni giovani spacciatori che venivano coordinati, e forse reclutati, dallo stesso. In particolare, nel novembre scorso, in un fabbricato rurale di via Ancini, venivano arrestati i due “cavallini” di Berisha e, cioè, i due giovanissimi connazionali che erano deputati al trasporto dello stupefacente (Subashi A. e Cakri Dorian);  interrati nell’adiacente campo, venivano rinvenuti oltre 150 grammi di cocaina.

L’indagine consentiva di individuare, poi, in un pusher Stambali F. – anch’egli destinatario della odierna misura cautelare – particolarmente attivo sulla piazza reggiana capace di cedere, al minuto, 100 grammi di cocaina a settimana; Cocaina che acquistava dagli emissari del Berisha, ovvero da un cittadino magrebino Nahi R., anch’egli destinatario della stessa misura.

Nel corso delle indagini, complessivamente, venivano operati sette arresti – di cui due differiti – in flagranza di cessione o detenzione di stupefacente e veniva chiuso, con provvedimento del sig. Questore, ex art. 100 TULPS, un bar nella disponibilità di Berisha ove si effettuava l’attività di spaccio.

Al Berisha, infine, viene contestata una tentata estorsione in danno di un cliente reo di non avere ottemperato, integralmente, al pagamento di una partita di cocaina.

nsr