Importante donazione della Fondazione Gianluca Paterlini al Comune di Montecchio per una nuova struttura sportiva

Il Sindaco Fausto Torelli e tutta l’amministrazione comunale di Montecchio Emilia esprimono il loro ringraziamento alla famiglia Paterlini che, tramite la “Fondazione Gianluca Paterlini Onlus”, ha donato al Comune l’importante somma di 100.000 euro, destinati ad essere la base della nuova struttura sportiva che nascerà presso il Polo scolastico dell’Istituto “S. D’Arzo”.

La struttura, che ricorderà la figura di Gianluca Paterlini scomparso prematuramente a 18 anni in un incidente automobilistico, sarà destinata principalmente ai ragazzi di Montecchio secondo la volontà del padre Rolando Paterlini: questo progetto unirà idealmente i ragazzi di Montecchio e quelli della “New Bambini School” a Thika in Kenia, la bellissima struttura creata nel 2000 dal fondatore in memoria del figlio e gestita proprio tramite la fondazione, che oggi fornisce istruzione a oltre 800 bambini ed è stata recentemente premiata come la migliore scuola keniota.

Il Sindaco Torelli commentando la donazione: “Sarà una struttura sportiva nuova e importante per Montecchio, quella che nascerà al plesso del D’Arzo, che permetterà di aumentare l’offerta di strutture sportive al coperto a Montecchio, oggi insufficienti, e di supplire al disagio momentaneo dovuto alla ristrutturazione del Palazzetto dello Sport. È bello sentire i nostri industriali e cittadini vicini, con contributi che aiutano a realizzare strutture che restano nel tempo a favore della comunità. Abbiamo anche altre opere architettoniche importanti da sistemare a Montecchio Emilia: ex-macello comunale, il primo piano di Casa Cavezzi, il parco Enza, Il Museo del Parmigiano Reggiano in Aiola (ex-bocciodromo) e altre iniziative che solo con l’aiuto di privati potremo mettere a piena disposizione della collettività. Ringrazio ancora sentitamente la famiglia Paterlini e mi auguro che altri seguano l’esempio, per aiutarci a rendere Montecchio un luogo sempre più accogliente e bello in cui vivere.” 

m.n.
(Foto d’archivio)