Immigrazione: il bilancio di un anno di attività capillare della Polizia di Stato

Ufficio Immigrazione Questura di Reggio Emilia

Il Questore di Reggio Emilia, dott. Antonio Sbordone, in qualità di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti dall’Ufficio Immigrazione sul territorio Reggiano e in tutta la Provincia per un totale di 20602 i permessi di soggiorno rilasciati dalla Questura e tra questi:

  • 5528 per famiglia
  • 6006 per lavoro subordinato
  • 1107 per lavoro autonomo
  • 1509 per richiesta asilo
  • 175 per riconoscimento asilo o protezione sussidiaria.

Titolari di permesso di soggiorno nel comune capoluogo sono complessivamente 28.291 stranieri. Per quanto riguarda la Provincia i comuni con la maggiore presenza di cittadini stranieri regolari sul territorio nazionale sono Correggio con 2766 cittadini stranieri, Novellara con 2080 cittadini stranieri e Guastalla con 1930 cittadini stranieri.
Il numero maggiore di permessi di soggiorno sono stati rilasciati a cittadini provenienti dal Marocco, dalla Cina, Nigeria, India, Ucraina, Albania e Pakistan.

Tuttavia non sono mancati i decreti di rifiuto e revoca dei permessi di soggiorno. Sono in tutto 341 i casi in cui si è proceduto al rifiuto e/o irricevibilità delle richieste di permesso di soggiorno e tra le cause vi è senza dubbio la mancanza dei requisiti stabiliti dal Testo Unico dell’Immigrazione. Tuttavia fra le cause che più hanno portato ad addivenire a un rifiuto di rilascio di permesso di soggiorno vi sono i falsi domicili e le false convivenze, scoperte dai controlli cistanti effettuati dagli operatori di polizia.

Inoltre, sono stati 64 i casi in cui il Questore di Reggio Emilia ha dovuto revocare un soggiorno precedentemente concesso. Tra le cause più frequenti vi è quella della lunga assenza dell’interessato dal Territorio Nazionale. Ma i casi di revoca hanno interessato anche soggetti considerati pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica, soggetti considerati autori di gravi reati quali quelli contro la persona, contro il patrimonio e altri.

L’Ufficio Immigrazione ha inoltre organizzato 27 rimpatri verso l’Albania, Tunisia e Marocco; ha eseguito 35 accompagnamenti (l’ultimo è avvenuto proprio nella giornata di ieri verso il CPR di Roma di un cittadino marocchino, RARBAOUI EL MOSTAFA, classe 1975, con precedenti di polizia per reato contro il patrimonio) presso i centri di permanenza per rimpatri di Bari, Torino, Caltanissetta, Potenza, Roma.

Per coloro che a seguito di decreto di espulsione hanno accettato di tornare volontariamente nel proprio territorio (in tutto 7), l’Ufficio Immigrazione ha disposto il ritiro del passaporto e l’obbligo di firma presso gli uffici della Questura in attesa di trovare un vettore per organizzare l’effettivo rimpatrio.

E da ultimo a seguito dei decreti di espulsione il Questore di Reggio Emilia, quale Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza ha disposto 116 cc.dd. Ordini del Questore cioè l’ordine di abbandonare il Territorio Nazionale entro 7 giorni.

Per poter disporre i rimpatri e gli accompagnamenti sono stati impiegati nel corso dell’anno in totale circa 264 uomini della Questura.

Questa attività così intensa è il risultato dei continui controlli straordinari effettuati per tutto l’anno 2019 in città e in provincia e nati dall’impulso del Questore Sbordone che dal momento in cui si è insediato due anni fa in questa Questura ha sempre avuto come obiettivo primario il contrasto all’immigrazione clandestina.

Per un totale di circa 208 giornate, i controlli straordinari sul tutto il territorio hanno visto il costante coinvolgimento degli operatori del Posto di polizia di via Turri che si sono concentrati soprattutto nella stazione storica e zone limitrofe dove, come risaputo, c’è una alta concentrazione di cittadini stranieri, regolari e non.

Per effettuare questi servizi sono stati inoltre richiesti i rinforzi al Ministero e per un totale di più di 1000 uomini si è avuto l’ausilio anche del Reparto Prevenzione Crimine Emilia Romagna Occidentale.

Per ogni giornata sono state circa 3 le pattuglie messe a disposizione dalla Questura e in molti casi i servizi sono stati svolti con l’ausilio dell’unità cinofila.

nsr