Il tafazzismo della sinistra reggiana porta il pienone da “Compagno mitra”

“Compagno mitra”, quel libro sulle “atrocità commesse dai partigiani” Gianfranco Stella non avrebbe dovuto scriverlo. “La storia del nostro Paese non può essere riscritta da Gianfranco Stella”, ha tuonato il presidente dell’Anpi Ermete Fiaccadori davanti a circa 100 persone in via Farini al contro-evento organizzato dalle associazioni che si richiamano ai valori della Resistenza. “I suoi scritti sono stati definiti dagli storici come un lavoro dilettantesco con il solo obiettivo di fare scoop, va sempre tenuta alta la guardia, perché si respira la stessa aria del ’38, quando si iniziò con le leggi razziali”.

L’attacco nei confronti dell’iniziativa organizzata da Centro Studi Italia, associazione presieduta da Luca Tadolini che si richiama alla destra politica, è cominciato da una decina di giorni. Da quando cioè è stato annunciato l’arrivo di Stella per presentare il suo libro in città all’hotel Notarie.

In genere alle iniziative della destra reggiana raramente si registra il pienone, ma questa volta c’è stato un aiuto importante, decisivo: la pubblicità della sinistra reggiana che a gran voce chiedeva di non ascoltare le cose che sarebbero uscite dalla bocca di Stella e dalle pagine del suo libro. Anzi, a Reggio Emilia non si doveva proprio dar spazio a un’iniziativa così.

Ecco che allora rinasce il fanciullo che è in noi e che quando si sente dire dalla mamma e dal papà di non fare una cosa…zac! E’ la volta buona che il gusto del proibito si fa sentire forte e così all’hotel Notarie non solo c’erano gli storici rappresentati della destra reggiana, ma tanti cittadini, alcuni semplicemente curiosi, altri indecisi sulla fiducia da dare alle prossime elezioni dopo averle provate tutte, altri ancora accorsi come reazione al “divieto”.

“Se n’è parlato talmente tanto sui giornali, che ero curioso di sentire con le mie orecchie ciò che avrebbe detto l’autore del libro”, ha spiegato il sig. Doardo, “Peccato solo che da qui in fondo si senta male”. La sala delle Notarie non conteneva infatti tutto il pubblico rimasto in piedi anche nella saletta attigua e nei corridoi dell’hotel a piano terra.

A pochi metri di distanza, in via Farini, il presidio “contro i fascisti” vedeva la partecipazione dei militanti di Anpi, Si, Pci, Mdp – Articolo Uno e del Sindaco Luca Vecchi. Un centinaio in tutto. E chi si aspettava di sentir smentiti punto per punto i fatti più significativi raccontati da Stella nel libro sulle “atrocità partigiane” rimaneva deluso, anche se, dopo l’annuncio di Fiaccadori a eventuali azioni legali, il Sindaco Vecchi evidenziava che l’iniziativa di Stella sarebbe “un maldestro tentativo di insinuare sospetti e discredito ai danni di un’intera comunità” e che nel libro “si parla di fatti già indagati dettagliatamente con conseguenti sentenze di assoluzione”.

Marina Bortolani, @nextstopreggio