“Il profumo è magia, emozione, mistero. Quando racconto un profumo, vorrei riuscire a trasmettere istanti di felicità”. Intervista a Virginia Ghirelli, titolare di “Olphatto”, negozio inaugurato in centro storico a Reggio Emilia in pieno lockdown

Virginia Ghirelli

Un breve viaggio, affascinante, in pochi metri quadrati, nel centro storico di Reggio Emilia. E’ quanto si vive entrando nel negozio “Olphatto” sotto i portici di via Emilia San Pietro. La titolare Virginia Ghirelli non ti suggerisce l’acquisto di un prodotto commerciale, ma ti osserva attentamente, appeni varchi la porta, cercando di conoscere e comprendere in poco tempo la persona che ha davanti; solo da quel momento ti propone un viaggio, fatto di profumazioni che ricordano eventi, emozioni e sogni. Chiudi gli occhi e ti tuffi in una fragranza, mentre Virginia ti racconta la storia di quel profumo e di chi l’ha creato, accompagnandoti al contempo nei Paesi Arabi, in Bretagna, Italia, Giappone, in un’isola lontana…
Dolce e raffinata, Virginia ha anche grinta e ama le sfide. Come quella di inaugurare un negozio tutto suo in centro storico, quando altri, attanagliati dalla crisi economica che incombe, e dalle regole imposte per contenere la diffusione del virus Covid-19, sono costretti loro malgrado a chiudere per sempre.
NextStopReggio l’ha intervistata.
***

Virginia quando hai iniziato a lavorare nel settore della cura della persona e perché?
Ho iniziato il mio percorso professionale nel 1995, quando venni assunta dalla profumeria “Limoni”: tutto ciò che riguarda il mondo della cura della persona, il make up, ma soprattutto i profumi, suscita e ha sempre suscitato in me un fortissimo interesse, un mondo che dovevo assolutamente esplorare. Ecco quindi che la mia collaborazione verso questa catena è proseguita per 18 anni, dandomi tante opportunità di crescita lavorativa, fino a decidere di mettermi in gioco in una società e l’evoluzione con l’apertura di “Olphatto”.

Un negozio aperto in pieno lockdown, mentre altri esercizi commerciale del centro si avviavano verso la chiusura definitiva. Cosa ti ha spinto a questa doppia sfida?
La mia volontà di aprire un “salotto di bellezza”, come lo definisco io, ha avuto la meglio rispetto al difficilissimo momento storico che stiamo attraversando.

Cosa significa aprire un negozio in piena pandemia da Covid?
Le problematiche sono moltissime: innanzitutto non posso sviluppare il lavoro come avrei voluto, non sono in grado di organizzare eventi coinvolgenti, come i percorsi olfattivi. Gli ingressi contingentati creano ovviamente difficoltà, l’arrivo della merce spesso è poco puntuale causa covid… insomma, tutti sappiamo che lavorare, o meglio avere un’ attività commerciale in piena pandemia, non è semplice.

Da più parti viene denunciato il degrado del centro storico. A tuo avviso è così?
Il centro storico ha perso molto smalto, sarebbe bello poter offrire nuovamente realtà commerciali esclusive, innovative e accattivanti. Allo stesso tempo sarebbe bello poter offrire eventi in centro storico con le medesime caratteristiche. La nostra città, in quanto ad animazioni, purtroppo non offre molto.

Parliamo di profumi: in poco tempo ti sei fatta conoscere ed apprezzare per il tuo modo di illustrare la storia che sta dietro a ciascun profumo. Cos’è a tuo avviso un profumo?
Il profumo per me è magia, emozione, mistero. Quando racconto un profumo, mi emoziono, vorrei riuscire a trasmettere istanti di felicità….è queso che a me accade.
“Basta sfiorare il filo teso di un profumo che i ricordi risuonano immediatamente”.

Quali sono le condizioni che deve avere una profumazione per essere di qualità?
Innanzitutto, per essere considerata importante, una fragranza deve contenere materie prime di alta qualità.

E’ vero che ogni persona ha una propria profumazione “dedicata”
Credo che ognuno di noi debba affidarsi al proprio istinto per la scelta del profumo, che non deve essere necessariamente sempre lo stesso anzi, l’infedeltà è concessa, il nostro stile rimarrà il medesimo, è la fragranza che può cambiare. Del resto noi non ci vestiamo sempre allo stesso modo e non abbiamo sempre lo stesso umore.

Cosa consiglieresti a una donna di classe e a un uomo di classe?
A una donna che personalmente ritengo di classe consiglierei una fragranza senza tempo, una tuberosa ad esempio, raffinata e mai sfacciata, mentre a un uomo di classe un discreto profumo agrumato, ricercato ed elegante.

Arkè, la Find Du Monde e Voglie di Mare… sono profumi ricercati e particolari che a Reggio Emilia si trovano solo nel tuo negozio. Molto interessante la storia che c’è dietro.
Ogni fragranza è una creazione e, come tale, ha una storia. Arkè profuma di origini di amore verso la propria terra di materia…e così è. La Fin du Monde profuma di polvere da sparo, di esplosione, di pop corn. Voglie di Mare racconta con l’olfatto il meraviglioso golfo dei poeti.

Ascoltandoti, sembra di vivere per un attimo una magia.
Credo che tutto ciò sia geniale, è arte, è magia. Personalmente vivo momenti magici nel mio mondo profumato, mi piace l’idea di poterli condividere e di poterli raccontare.
Stimo tantissimo i nasi, questi meravigliosi personaggi che sono in grado di creare identità olfattive. Si dice che le fragranze sono sculture di noi stessi che ci accompagnano nella vita quotidiana, dandoci identità invisibili, ma presenti.

Marina Bortolani, @nextstopreggio