Il Prof. Raimondi va in pensione, l’omaggio della comunità castellese

Roberto Raimondi, in pensione da alcuni giorni dopo anni di servizio alla scuola media “Balletti” di Quattro Castella, non è stato soltanto un eccellente professore di musica per centinaia di studenti castellesi.  E’ stato un trascinatore, un punto di riferimento per ragazzi e famiglie che nel corso della sua esperienza da docente si è fatto promotore di tante iniziative anche in orari extrascolastici.

E’ stato il sindaco di Quattro Castella Alberto Olmi a consegnare mercoledì sera in apertura di Consiglio comunale una pergamena a nome di tutta comunità castellese.

“E’ un segno per ringraziare il prof dell’impegno e della dedizione profusi per la scuola – spiega Olmi – Ma soprattutto per il significato che ha saputo dare alla sua professione andando oltre il ruolo di insegnante. Molte iniziative che hanno caratterizzato e qualificato a livello provinciale la Balletti si devono alla sua capacità di innovare e vedere oltre la didattica tradizionale, come i primissimi corsi di informatica, le gite all’estero, il legame con il territorio e le uscite in montagna. Ma è soprattutto in campo musicale che Raimondi ha saputo fare la differenza trasmettendo agli alunni l’amore per il cantautorato e per i momenti condivisi, specialmente nell’atmosfera emozionante dei concerti di fine anno a cui partecipavano anche gli ex alunni.
Il suo è stato un ruolo decisivo nel far nascere l’indirizzo musicale, nel laboratorio allestito alla scuola sono transitati centinaia di giovani musicisti castellese che hanno trovato un luogo dove provare ed esercitarsi con gli strumenti. Quindi grazie prof per aver interpretato negli anni il ruolo di educatore con vivace ed originale vocazione rivolta alla comunità. Con Roberto Raimondi si è acceso un percorso di crescita che ha dato una identità precisa alla Scuola a servizio della comunità locale”.

Dal canto suo Raimondi ha ringraziato sindaco, assessori e consiglieri ripercorrendo le tappe della sua esperienza alla Balletti evidenziando il rapporto di scambio e confronto che la scuola ha avuto con il Comune e l’intera comunità, un territorio che lo ha sostenuto accogliendo le tante proposte e stimoli trasmessi a generazioni di ragazzi.

g.g.